Rimini Fashiondolls Convention
dal 26 al 27 settembre 2009
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Il consueto appuntamento con la Convention di Fashion Dolls della riviera, giunto ormai alla sua sesta edizione, anche quest'anno, sarà ricca di sorprese ed emozionanti eventi. Happening pre-convention, mostre esclusive di fashion dolls, vintage e moderne, concorso OOAK di bambole d'artista, ed una sempre aggiornata e moderna sezione dedicata alle novità USA e dall'Oriente.
L'Hotel VILLA BIANCA in viale Regina Elena n. 24, Rimini (lungomare di Rimini-di fronte bagno 51) ospiterà la 6^ Rimini Fashion Dolls Convention 2009.
Vi aspettiamo numerosi, quindi, e vi invitiamo a prendere nota delle novità e degli EVENTI a cui partecipare.
Sabato e Domenica 26/27 Settembre 2009, dalle ore 10:00 alle ore 18:00 – un fantastico weekend nel mondo delle fashiondolls e soprattutto di Barbie.
Apertura al pubblico: dalle 10:00 alle 18:00 con orario continuato ed ingresso libero per i visitatori.
Mostre ed Eventi:
“HOMOS" a cura di nelloevincenzo
La prima mostra curata da nelloevincenzo, Aniello Maione e Vincenzo Seneca, riguarda l’uomo, figura privilegiata nell’espressione artistica – estetica del passato, da sempre considerato come fonte di forza, espressione di armonia ed elemento di riferimento dal quale partire per ogni creazione. Vitruvio, in epoca Romana, con l’homo quadratus rappresenta l’uomo come un elemento misuratore, inscritto in un cerchio, simbolo di perfezione, ed in un quadrato, geometrizzazione razionale del suo corpo; tutto parte dalla misura e dalla forma del corpo dell’uomo. Questo concetto sarà, poi, ripreso da Leonardo, per essere diffuso nelle rappresentazioni artistiche da molti noti autori che, con la figura dell’atleta, a volte nudo, a volte vestito della sua sola forza, altre del suo spirito, altre ancora dei suoi meriti, caratterizzerà il pensiero degli architetti contemporanei come Le Corbusier che, con la sagoma di un omino nero col braccio alzato, fissa l’unità di misura ideale per le sue costruzioni.
Da un’idea, partita come gioco, di diffondere la figura dell’uomo, un po’ passata in secondo piano nel mondo del collezionismo di bambole, Marinella ha deciso di dedicare la convention di Rimini 2009 proprio all’essere maschile, con diverse postazioni per ogni tipo di collezionista, dai Ken ai Fashion Royalty, dando spazio alle varie case costruttrici.
L’uomo sarà protagonista per un giorno, i riflettori di Rimini si accenderanno sul mondo maschile; tra l’altro le “regine” delle convention (Barbie, Momoko, Fashion Royalty Femme, Misaki, Blythe e tutte) non si sentiranno in competizione, anzi assisteranno ad una piacevole iniziativa sia estetica che culturale.
Grazie a Marinella, dunque, parte il progetto, eccoci qui: “Homos”, la valutazione dei bamboli Fashion Royalty Homme, un connubio di eleganza, sensualità, armonia e stile. Protagonisti della nostra mostra sono Francisco Leon e Pierre De Vries, accompagnati dai modelli Darius, Lukas e Takeo, tutti rigorosamente vestiti da Jason Wu, con attenzione per i dettagli ed un pizzico di estrosità.
Ho iniziato a collezionare i FR Homme della Integrity Toys due anni fa, quando il primo incontro con Francisco mi ha incuriosito, e per la posabilità del “bambolo”, snodato, e per le caratteristiche estetiche, notevoli e provocanti sotto certi aspetti; gli abiti, poi, sono un vero e proprio invito ad essere indossati. Di lì Nello mi ha seguito nella ricerca al punto che siamo arrivati ad averli tutti, in alcuni casi anche più di un pezzo per quelli che mi andava di rivestire con altri abiti.
La nostra mostra metterà tutti gli Homme di Jason Wu a confronto, sarà una sfilata vera e propria in cui l’arte e la moda saranno complici per istigare ed incuriosire e… ci saranno piacevoli sorprese.
BJD, ovvero Ball Jointed Doll
(a cura di Yuri dello All The Way Down)
Con Questo acronimo si tende ad indicare tutte quelle bambole dotate di snodabilità e posabiltà eccezionali, grazie alle loro giunture ed articolazioni formate da una “pallina” ed un gancio, con le varie parti del corpo tenute insieme da elastici molto resistenti. In genere sono bambole in resina di poliuretano, ma possono trovarsi anche in altri materiali, a seconda delle ditte. Sono prevalentemente prodotte in Giappone, Corea del Sud e Cina. Le prime BJD in commercio infatti provengono proprio dal Giappone, con la ormai super famosa ed amata “Volks”, che lanciò, nel 1999, la linea “Dollfie Dream”, bambole di 57 cm circa con l’estetica tipica degli anime e manga. L’evoluzione portò poi a bambole di sembianze sempre più umane e, ancora in Giappone, trovò la sua strada l’artista Gentaro Araki, con le bellissime e dolcissime U-noa. In Korea del Sud lo start venne dato dal “Cerberus Project” e la linea “Delf”, tutt’oggi una delle più famose. Anche la Cina tentò la sorte nel campo delle BJD, ma l’inizio non fu dei più brillanti, con scandali per modelli copiati et similia. Bisogna quindi aspettare il 2005 per poter incontrare una delle prime compagnie cinesi originali e di qualità. Stiamo parlando della “Dollzone” che, nonostante i pasticci iniziali, ora è una ditta lanciata ed attiva. Negli anni sono poi nate – e continuano a nascere – numerosissime altre compagnie oltre queste sovracitate, tanto che le wish list di tutti i collezionisti stanno diventando kilometriche e non c’è che l’imbarazzo della scelta. La cosa che accomuna comunque tutte queste compagnie è l’estetica tendente al manga ed allo style Nippo/Coreano in generale. Cavalcando l’ondata anime-jrock-jpop-yaoi-fantasy-e-chi-più-ne-ha-più-ne-metta, sono uscite bambole e bamboli per tutti i gusti, dimensioni, stili, taglie ed età. Goth, punk, casual, glam, history, fantasy, cyber... qualsiasi moda calza a pennello su questi angioletti in miniatura. Che dire poi delle misure? Dai 9 ai 90 cm di altezza... decisamente un ampio margine di dimensioni! Entrando più nel dettaglio, parliamo della customizzabilità al 100%. La loro caratteristica forse più bella è quella di dare la possibilità di creare la bambola dei sogni. Come fare? Step by Step: - Acquistare la bambola desiderata in versione “nuda e cruda”; - Partire dal face up...ovvero dipingere il suo volto da zero, senza repainting o modifiche. Esattamente come lo si vuole; - Acquistare un’infinità di parrucche per poter cambiare l’hairstyle; - Acquistare/creare/impossessarsi di tonnellate di vestiti e scarpine; - Sommergere la propria creatura di foto fino allo sfinimento(vostro e della creatura). Questo è il percorso più comune trovato tra i vari collezionisti a seguito di grandi ricerche scientifiche. Inoltre, per i pigroni, c’è anche la possibilità di acquistare stupendi fullset, completi in tutto e per tutto. Arriviamo ora al prezzo.... Ma è proprio necessario??? No dai, scherzo. Grazie alla grandissima varietà che ormai c’è, il prezzo può variare tra i 100$ fino ad oltre i mille[mila]. Che altro dire se non: "Attenzione, la resina crea dipendenza e uccide il portafogli!!"