Res Sacrae Marmi e culti pagani d'età imperiale dall'episcopio di Fano
dal 21 dicembre 2007 al 20 settembre 2008
vedi sulla mappaPesaro, Fano Altro
dal 21 dicembre 2007 al 20 settembre 2008
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Le opere saranno oggetto della mostra Res Sacrae. Marmi e sculture di età imperiale dall'episcopio di Fano al Museo Civico dal prossimo 21 dicembre. “Durante tutti questi anni – continua Rossi - più volte la città le aveva richieste senza alcun successo. Ora finalmente sono state concesse grazie ad un rapporto sinergico tra la Sovrintendenza e il Comune attraverso la mediazione di questo Assessorato.†La concessione in prestito temporaneo (ma senza scadenza definita) concerne sette reperti che verranno esposti per la prima volta in alcune sedi del Palazzo Malatestiano in attesa dell'allargamento del Museo al Palazzo De Cuppis.
Due i pezzi di maggiore importanza, la Statua acefala della dea Fortuna (prima età imperiale) e la Testa di Ercole con copricapo leonino, di età antonina (seconda metà del II secolo d.C.). Le altre cinque opere oggetto del prestito sono un Torso di statua virile seduta (metà II secolo d.C.), una Basetta votiva con tre divinità stanti (prima età imperiale), la Statua di Diana cacciatrice, anch'essa di età antonina, un Frammento di bassorilievo mithraico (III secolo d.C.) e un'Ara marmorea (seconda metà del II secolo d.C. - inizi III d.C.). Le sculture provengono tutte dal territorio fanese, precisamente dall'area dell'Episcopio (tra il palazzo Vescovile e la Cattedrale), anticamente adiacente al decumano massimo e alla Porta di Augusto e pertanto zona di un certo rilievo, segnalata più volte (già a partire dal XVII secolo) per la presenza di antichi edifici e rinvenimenti statuari.
Le opere sono state riportate alla luce tra il 1946 ed il 1948, durante i lavori di ricostruzione del fianco nord-est del palazzo vescovile dopo i bombardamenti che causarono il crollo della torre campanaria del Duomo. Nel 1948 i reperti furono trasportati presso la sede di Ancona della Soprintendenza Archeologica. Si tratta di un interessante gruppo di opere, in gran parte di carattere sacrale, che ha consentito di acquisire utili informazioni sui culti praticati nell'antica Fanum Fortunae. Trattandosi di rinvenimenti fortuiti e spesso in giaciture secondarie, di reimpiego, non é possibile stabilire un nesso logico certo tra le antiche strutture attestate e le sculture suddette. àˆ stata così avanzata l'ipotesi che possa trattarsi di un gruppo di sculture sistemate organicamente in un una sorta di pantheon domestico.
Alcuni di questi reperti sono già a Fano per piccoli interventi di restauro e pulitura necessari prima dell'esposizione