Elena Bucci al Teatro degli Atti di Rimini con "Regina la Paura"
il 13 febbraio 2011
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In certi momenti della storia la paura viene agitata come un vessillo, sveglia gli istinti peggiori e frena i migliori, chiude la visione sul futuro e diventa uno strumento potente nelle mani di pochi. Cambia nome. Si veste di ragionevolezza, ragioni economiche, difesa, opportunità. Può convincerci che sia meglio essere soli che solidali, vincitori o vinti anziché compagni e più diversi di quanto non si sia uguali.
La Paura, quando diventa Regina, è bugiarda e svuota le parole di senso.
Cerco allora una scrittura originale risciacquata dalle azioni più concrete, una sintassi composita che attinga al dialetto e alla poesia, al turpiloquio e al linguaggio dei sogni, al parlato quotidiano e alle frasi che sentiamo rimbombare in pubblico. Vorrei varcare i limiti della decenza nell’uso dell'autobiografia e connettere i diversi codici artistici della musica, della danza, della visione.
E siccome sognare non costa niente, mi piacerebbe che, per uno di quegli errori
che valgono più di tante congetture e pensieri, questo spettacolo, come un rito
di esorcismo collettivo, cominciasse nel mistero di un suono e in esso finisse,
come si dice sia accaduto per il nostro povero mondo.
regia e drammaturgia Elena Bucci
con l'inserimento di brani tratti da "Venditori di paura" di Ermellina Drei
e l'apporto di testi elaborati da improvvisazione
una produzione Teatro Stabile di Napoli - Le Belle Bandiere
in collaborazione con AMAT - Associazione Marchigiana Attività Teatrali e Comune di Russi
con il sostegno di Regione Emilia Romagna - Provincia di Ravenna
Elena Bucci