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Rec Festival a Reggio Emilian

dal 17 ottobre al 23 novembre 2008

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Reggio Emilia Altro

Descrizione dell'Evento

"Il tempo aggiusta tutto", recita il titolo di questa sesta edizione del Rec Festival, che comincia con un´anteprima sabato 18 ottobre al Teatro Cavallerizza di Reggio Emilia.

àˆ il terzo anno - e ultimo, dato il respiro triennale dei temi - in cui viene scomposto, rigirato, percosso, stirato, il tema del Tempo. Dopo "Il tempo che non c´é" del 2006 e "Tempi difficili" del 2007, sarebbe bello approdare a "Tempi migliori", un auspicio... ma la realtà  continua ad apparire critica, e soprattutto ambigua.

L'anteprima segna l'inizio del festival e si connette alla stagione d'Opera, sul filo del tema che percorre il Nabucco di Giuseppe Verdi: la condizone del popolo d'Israele; con Voci all'imbrunire, concerto con visuals creato composto e diretto da Yuval Avital che - per contenuti e linguaggio - ne riconduce musicalmente i termini alla contemporaneità , ricca di contraddizioni, di un paese, Israele, che sin da tempi antichissimi é una società  multietnica.

Dal 24 ottobre Rec, nella sezione "Quindi uscimmo a riveder le stelle", scandaglia esamina "luoghi" da cui uscire: il corpo, il manicomio, il purgatorio, il tempo, con tre spettacoli che, ciascuno a suo modo, si mettono "alla ricerca": di vie d'uscita, di forme espressive nuove. Il primo, il 24 ottobre, con Pathosformel: "La timidezza delle ossa". Su una superficie bianca riaffiorano quelli che sembrano essere resti umani o reperti di una civiltà  sepolta.  E alle 22, Santasangre con Frammento. In uno spazio anonimo sembra svolgersi un'azione destinata a un pubblico assente. Una platea, posta in un altrove sconosciuto, osserva l'unica presenza in scena che si offre in un'ultima performance.

Il 26 ottobre, alla Cavallerizza, Tempo di smetterla di Festina Lente Teatro e Stazioni di confine; un progetto sulla follia a trent'anni dall'entrata in vigore della Legge Basaglia, al quale partecipano gli ospiti e il personale del Dipartimento Salute Mentale.

In prima italiana, dopo il debutto di Avignone, il 28 e 29 ottobre, al Teatro Valli, la Societas Raffaello Sanzio presenta Divina Commedia: Purgatorio, come perfetto doppio di ciò che accade nella realtà : lo spettacolo ripete azioni conosciute di una quotidianità  spesso fatta di incombenze. Il realismo della scena compete con quello del sogno così da iniettare il dubbio e confondere la coscienza.
Con una serie di quattro concerti (Jon Hassell & Maarifa Street, Fovea Hex + Blind Cave Salamander + Colin Potter, Robert Fripp, Matmos e Midaircondo, e Laurie Anderson's Homeland), la sezione "Giorni elettronici" propone alcuni fra i maggiori nomi della musica elettronica dall'Europa e dagli Stati Uniti.  L'elettronica di matrice techno e pop, nella sua versione evoluta e di ricerca, dialoga con jazz, world e colta (Hassel), con la letteratura (Anderson), le arti visive (Anderson, Matmos), la canzone (Midaircondo), il folk (Fovea Hex), il rock epico (Fripp), dimostrando un'impressionante potere di sintesi e, a dispetto dell'accento tecnologico, una grande vocazione umanistica.
Torna poi sul palcoscenico del Valli la serie "Scrittori che leggono scrittori", il ciclo di readings per il secondo anno, in parte dedicato alla traduzione, resa sonora da letture "a fronte". Gli ospiti sono Ermanno Cavazzoni, che legge Aleksandr Pushkin, Franco Loi che legge Franco Loi e  David Riondino in Garibaldi, poema autobiografico.

La sezione "Arnold Schoenberg, il lunare" é dedicata a un autore la cui musica - lontana ormai un secolo - rimane tuttora sinonimo di qualcosa di difficile e indigesto. Tre concerti sul palcoscenico del Valli con (quasi) tutto quello che si può programmare, di Schoenberg, con piccoli ensemble. Musiche che hanno cambiato la storia della musica, e che tuttavia é sempre raro ascoltare, più che mai concentrate nell'arco di pochi giorni.

Venti attori, due band musicali, sei settimane di lavoro preparatorio per 24 ore di spettacolo ininterrotto: é tutto questoOne Day, finalmente vivere servirà  a qualcosa, dalle 17 del 22 novembre alle 17 del 23, al Teatro Cavallerizza, con l'Accademia degli Artefatti. Una sfida, “un musical che però si vergogna di esserlo”. Nel suo intero sviluppo mescola i generi, li ri-produce, li mette in parodia, li rifiuta. Si fonda su un continuo slittamento di piani, in una costante promiscuità  fra realtà  e finzione.

Varie le attività  e le iniziative collaterali, come il percorso installativo nei luoghi di solito non accessibili al pubblico all'interno del Teatro Valli e l'appuntamento con la Canzone d'autore: il 2 dicembre, al Valli, torna Paolo Conte in concerto.

Luogo dell'Evento e gli Hotel nei dintorni