dal 18 al 21 gennaio 2007
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18 - 21 Gennaio 2007
Nuovo Teatro
Gli Ipocriti
QUESTI FANTASMI!
di Eduardo De Filippo
con Silvio Orlando
regia Armando Pugliese
In un appartamento di un grande palazzo secentesco vengono ad abitare Pasquale Lojacono e la giovane moglie Maria. Pasquale lascia la moglie all'oscuro dell'accordo tra lui e il proprietario per cui, in cambio di una permanenza gratuita, dovrà sfatare le dicerie sull'esistenza di fantasmi nella casa. Dopo aver parlato con il portiere, che approffittando della presunta presenza di fantasmi ruba indisturbato, Pasquale si imbatte in Alfredo, amante della moglie, e suggestionato dalla situazione lo scambia per un fantasma. Pasquale si ferma più volte a conversare con il suo dirimpettaio, il professor Santanna, silenzioso testimone di ciò che accade in casa.
Alfredo provvede al mantenimento della coppia con continui regali e Pasquale, sentendosi beneficiato dal fantasma, vive felicemente senza porsi troppe domande. Non sopportando più la situazione di indifferenza dimostrata dal marito, Maria decide di fuggire con Alfredo. Ma i familiari di Alfredo scoprono il tradimento e corrono da Pasquale per rivelargli l'adulterio: Pasquale, suggestionato dalla inquietante presenza della famiglia, è indeciso se crederli fantasmi o persone vive.
Passano due mesi, Alfredo è tornato con la moglie e Pasquale continua a vivere nel suo appartamento con Maria, ma senza ricevere più regali.
Pasquale è ridotto in miseria e spera di vedere nuovamente il suo fantasma per chiedergli aiuto. Alfredo desiseroso di riabbracciare Maria, incappa in Pasquale. Questi gli si getta ai piedi e, rivelando il suo amore per la moglie, denuncia la pena di non poterle assicurare una vita dignitosa, Alfredo commosso da quelle parole, sta al gioco e regala a Pasquale il denaro desiderato.
Note di regia
"Questi fantasmi!", uno dei più famosi testi di Eduardo,etc.,etc.
Mi viene da pensare:
questo testo ebbi il piacere di metterlo in scena per Luca De Filippo e la sua compagnia alcuni anni fa e, se la memoria non mi inganna, lo spettacolo andò molto bene.
Ovviamente spero che vada ugualmente bene anche questa realizzazione con Silvio Orlando protagonista.
Molto mi concentrai sulla casa degli spiriti a quel tempo, e sul rapporto dei personaggi con quella casa, molto mi concentrai sulle influenze scarpettiane e su quelle pirandelliane nella stesura eduardiana di uno dei suoi primi capolavori del dopoguerra, eppure...
Eppure qualcosa sicuramente doveva mancare, forse per la mia non sufficiente sostanziosa esperienza teatrale o umana.
Certo il gioco in bilico tra apparenza e realtà tra finzione e verità, che pervade tutto il lavoro è ciò che cercai di evidenziare, ma i piatti della bilancia forse pendevano un pò troppo a favore dell'ingenuità del nostro Pasquale Lojacono.
Oggi mi chiedo: ma tutto il distinguo tra "fesso" e "furbo" così caro ai miei concittadini, quel distinguo che quasi sempre tralascia la considerazione che oltre a quel+le due condizioni possa esisterne una terza, l'intelligenza, l'avrò sottolineato a dovere? E riuscirò oggi a far capire che sostanzialmente di questa pasta è il nostro protagonista, perchè così lo ha voluto l'autore, con le sue disperazioni e le sue esaltazioni, in una partita in cui mette in ballo il valore stesso della sua esistenza?
Speriamo di si, così come speriamo di fare almeno intuire che aldilà del gioco dei fantasmi, aldilà dello svilupparsi degli interessi o degli appetiti o delle necessità dei nostri personaggi maschili, chiaro, anche se in forme diverse, fa risultare, l'autore, vero dramma quello delle donne.
Quello di Maria, donna inquieta e sballottata tra opposti sentimenti, che quando finalmente intravede la salvezza, se la vede sfumare sotto il naso.
Quello di Carmela, sorella del portiere rimasta scema... dopo una sortita in terrazza, magari per uno scherzo di dubbio gusto del nostro dirimpettaio, il professor Santanna.
Quello di Armida, la moglie tradita, che si ritrova abbandonata dal marito a gestire in una campagna sperduta i due "muorbidi", come essa stessa definisce i suoi due figli...
...e finanche quello della defunta moglie del portiere, che forse perse la vita proprio a causa degli amorosi schiaffoni che l'uomo si era abituato a somministrarle per ammansirla o per "farla parlare".
Già, perchè aldilà delle incredibili trovate comiche e delle paradossali situazioni grottesche, proprio di dramma stiamo parlando, con tutti i suoi risvolti amari, compreso quel "...è probabile... speriamo" che lo chiude, foriero di altri drammi a venire...
Platea ¤ 23,50
Prima galleria ¤ 18,00
Seconda galleria ¤ 10,50
E' possibile effettuare prenotazioni:
Telefonando in biglietteria (051/231836) negli orari di apertura; i biglietti devono poi essere ritirati presso i nostri sportelli entro 48 ore dalla prenotazione e non oltre 24 ore prima dello spettacolo se si prenota a ridosso della data.
sul sito internet www.teatroduse.it (solo Platea); il ritiro di norma avviene in teatro poco prima dell'inizio dello spettacolo, salvo per alcuni spettacoli per i quali può venir richiesto un ritiro anticipato
utilizzando la tessera PRENOTAFACILE (per info sulle modalità di rilascio telefonare in biglietteria); il ritiro dei biglietti avviene in teatro poco prima dell'inizio dello spettacolo.