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I Promessi Sposi alla Prova al Teatro Muse di Ancona

dal 02 dicembre 2010 al 13 febbraio 2011

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Teatro Muse Ancona Altro

Descrizione dell'Evento

Su un palcoscenico di fortuna, è da supporre in qualche quartiere non proprio "bene" di Milano, un Maestro, capocomico all’antica, si affanna a far interpretare a un gruppo di attori comicamente scalcagnati nientemeno che il capolavoro di Manzoni.

In una struttura pirandelliana simile a quella dei Sei personaggi in cerca d'autore, su di un palcoscenico nudo, si svolge la prova di una "commedia da fare" dove ai temi di riflessione sul teatro e sui suoi modi comunicativi, si mescolano i grandi motivi manzoniani della pietà, della grazia, del male e della morte, della Provvidenza e della salvezza.
Don Abbondio, Renzo, Lucia, fra Cristoforo, l’Innominato, don Rodrigo tornano a noi attraverso il corpo e la voce dei protagonisti della “prova” in un mescolamento di azioni e di ruoli di grande vivacità teatrale. Con questo spettacolo Tiezzi affronta insieme Testori e Manzoni, al fine di dire anche una parola non retorica ma che parta dal basso, dagli umili, dai diseredati, da coloro che identificano la vita con il rispetto del prossimo, del mondo e della storia, una parola relativa al centocinquantesimo anniversario dell‘Unità d'Italia, quella unità che Manzoni contribuì a creare dal punto di vista linguistico-letterario, innestando la tradizione lombarda in quella toscana.

Unità della lingua come unità di una nazione: la cultura non è qualcosa di separato dalla storia ma addirittura la determina.

di Giovanni Testori
con Pierluigi Corallo, Marion D’Amburgo, Iaia Forte,
Sandro Lombardi, Caterina Simonelli,
Massimo Verdastro, Debora Zuin

Teatro Metastasio Stabile della Toscana
Teatro Stabile di Torino
Compagnia Sandro Lombardi

I Promessi Sposi alla Prova

di Giovanni Testori
regia Federico Tiezzi
con Francesco Colella, Marion D’Amburgo, Iaia Forte,
Sandro Lombardi, Massimo Verdastro, Debora Zuin

Su un palcoscenico di fortuna, in un quartiere non proprio "bene" di Milano, un Maestro, capocomico all’antica, si affanna a far interpretare a un gruppo di attori scalcagnati il capolavoro di Manzoni. Testori scrisse il testo nel 1984 con l’intento di fare del romanzo uno "specchio" in cui riflettere i suoi "anni tribolatissimi" che, a ben vedere, sono anche i nostri: quelli del degrado dell'ambiente, dell'indurimento dei cuori, dell'omologazione delle coscienze.

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