post-it con Sara Bonaventura Iacopo Braca Matteo Ceccarelli Claudio Cirri
dal 21 al 23 febbraio 2008
vedi sulla mappaModena Teatro delle Passioni Altro
dal 21 al 23 febbraio 2008
vedi sulla mappaModena Teatro delle Passioni Altro
Un
volume cubico neutro, metri 5x5. Una guaina di teli neri.
Quattro performers cha aggrediscono la scatola teatrale da tagli e aperture. Partendo dalla formula
"svelare occultando" Teatro Sotterraneo imposta un funerale consapevole di stare sulla scena, una catena di montaggio che va dalla produzione all'imballaggio fino allo smaltimento, presentazione scenica che offre e poi rimuove, impacchetta, mette via cose e persone. Post-it agisce per sottrazione:
l'azione all'azione, il parlato al parlato, le cose alle cose, un sistema di frammentazioni entro cui i corpi agiscono in modo costretto - dagli spazi, dai materiali, dall'obiettivo di "togliersi".
Post-it è un recesso, un dimenticatoio dove cercare e verificare ogni possibile Fine; nel consumo di oggetti, nell'esaurirsi di un discorso o di una partitura, nell'assenza che prelude sempre e comunque al ritorno.
Teatro Sotterraneo sopravvive come collettivo. Cinque cervelli coabitano una pratica orizzontale che va dalla progettazione del prodotto scenico alla sua circuitazione.
Sara Bonaventura (performer) classe '82 + Iacopo Braca (performer) classe '80 + Matteo Ceccarelli (performer) classe '81 + Claudio Cirri (performer) classe '81 + Daniele Villa (dramaturg) classe '82
Sotterraneo ovvero, sommerso, invisibile, ?underground?
, un aggettivo che vale per tutto il giovane teatro di ricerca, interrato
nelle cantine di oggi, che vanno dai centri sociali alle palestre delle scuole, ma non per questo meno vivace e attivo. Quello che stupisce di questa nuova formazione fiorentina Teatro Sotterraneo è la chiarezza:
dell'idea di teatro che hanno in mente (un collettivo senza gerarchie), del teatro che mettono in scena (fatto di improvvisazioni ben piazzate, divertenti, folgoranti), dei testi da utilizzare in libertà (l' ?appropriazione indebita? da Nanni Balestrini, dai dossier sul carcere, da Indymedia, da Focault ma anche dalla raccolta di comics della Marvel, dai testi del Sub Comandante Marcos).
Incursioni nel teatro politico, nella condizione politica del teatro - l'unica condizione possibile oggi. Riciclano frammenti di testi e di materiali scenografici: un ready-made teatrale che centrifuga utopie e scarti di produzione e li allena alla rifunzionalizzazione collettiva. Un lavoro di impasto molto ben concertato. Segnalati con menzione speciale a Scenario 2005 hanno già fatto girare il loro primo spettacolo 11/10 in apnea negli epicentri del teatro di ricerca: da Volterra a Scandicci, a Drodesera, e nelle prestigiose vetrine festivaliere estive. Uno, loro recentissima produzione ha debuttato allo Spazio Pim di Milano e ha proseguito il viaggio al Teatro India per il Festival Short Theatre diretto da Fabrizio Arcuri. Intanto si allenano al dibattito sempre verde dell'appropriazione degli spazi per la creatività a Firenze.