Perestroika di Tony Kushner
dal 22 ottobre al 22 novembre 2009
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Perestroika è anche una nuova occasione di rinnovare e consolidare il sodalizio produttivo tra Teatridithalia ed Emilia Romagna Teatro Fondazione.
Angels in America, bestseller del teatro americano degli inizi degli anni novanta è una saga contemporanea divisa in due parti che intreccia le vite di uomini semplici e disarmati con quelle di angeli barocchi e narcisisti, di allucinazioni psicotiche che si fanno reali e di personaggi della recente storia degli States.
La prima parte, Si avvicina il millennio, che ha debuttato al Teatro delle Passioni nel maggio del 2007, si è conquistata i maggiori riconoscimenti teatrali italiani: Premio ANCT (Associazione Critici di Teatro), Premi Ubu 2007 a Elio De Capitani come Attore non protagonista nel ruolo di Roy Cohn e a Umberto Petranca come Nuovo attore under 30, nel ruolo di Louis, Premio Hystrio alla regia 2008, Miglior regia e Miglior spettacolo di prosa ai premi Eti - Gli Olimpici per il Teatro 2008.
Tony Kushner con Angels in America ha dipinto un inquieto ritratto della New York anni Ottanta, febbrile e onnivora, contenitore ideale delle inquietudini di un’epoca che abbraccia anche i nostri giorni: «l’incertezza diffusa, la crisi delle identità politiche, etniche, sessuali è il culmine di un processo e il preludio al suo andamento successivo. Per certi aspetti – è stato sottolineato dalla stampa italiana - rappresentare oggi la pièce ha quasi più senso di quanto ne avesse una decina di anni fa».
Introducendo questa seconda parte l’autore avverte: «Perestroika inizia dove finiva Millennio, con le macerie provocate dall’ingresso traumatico dell’Angelo: si è rotta una membrana, ci sono rovine e disordine. Perestroika è essenzialmente una commedia, i problemi si risolvono per la maggior parte in via pacifica, vi è più maturità e il senso di perdita è contenuto. Ma tutto questo può avvenire solo attraverso una lotta terrificante e il prezzo è alto». «Ogni istante deve essere recitato cercando l’effetto di realtà, la posta in gioco è sempre la vita e la morte; solo allora potrà emergere la commedia …».
Nella scena conclusiva della prima parte avevamo lasciato Prior Walter solo e malato di AIDS, alle prese con un angelo che gli si era introdotto in casa sfondando il soffitto; le “visite celesti” nella seconda parte s’infittiscono, rivelando quanto questi angeli contemporanei siano creature amareggiate e disorientate, per nulla salvifiche. Intanto Louis, ex fidanzato di Prior, è divenuto amante dell'avvocato mormone Joe Pitt, che, a sua volta, ha abbandonato la giovane moglie. Quest’ultima, in preda alla depressione, si costruisce un’identità immaginaria tra i ghiacci dell’Antartide, assistita da Mr Bugia. Hannah, sua suocera, si stabilisce a New York per cercare di riportare i due sposi sulla “retta via” del matrimonio, secondo la confessione mormone.
I sintomi dell’AIDS minacciano anche la salute di Roy Cohn, figura storica di avvocato corrotto, colpevole di aver mandato a morte i coniugi Rosenberg durante il maccartismo. Con l’incalzare della morte, i suoi sogni si popolano di incubi e fantasmi: sarà proprio l’apparizione della sua vittima più famosa, Ethel Rosenberg, ad accompagnarlo verso la fine.
In Perestroika si moltiplica il gioco di specchi tra realtà, immaginazione e rappresentazione, in un continuo sovrapporsi e sdoppiarsi di scene e personaggi: una sfida per la fantasia creativa dei due registi e per gli interpreti.