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Descrizione dell'Evento

Il Palio della Rana è un vero e proprio torneo storico (riconosciuto anche dalla Federazione Italiana Giochi Storici e da quella delle Rievocazioni Storiche) che si disputa per le vie della cittadina marchigiana la domenica dopo Pasqua, detta Domenica in Albis.

Le origini di questa singolare manifestazione sono da ricondursi al lontano 1607, data in cui Francesco Maria II della Rovere, 15° Conte di Montefeltro e Duca di Urbino, istituisce il primo Consiglio Municipale di Fermignano composto da 24 consiglieri dei quali 10 scelti nel “Castello” e gli altri nelle “Ville” circostanti.

Le rane sono le protagoniste della singolare corsa, prevista il secondo week-end di aprile a Fermignano, che le vede lasciare per un giorno il loro habitat naturale per “salire” a bordo di una carriola. “Il Palio della Rana” è un vero e proprio torneo storico (riconosciuto anche dalla Federazione Italiana Giochi Storici e da quella delle Rievocazioni Storiche) che si disputa per le vie della cittadina marchigiana la domenica dopo Pasqua, detta “Domenica in Albis”. Le origini di questa singolare manifestazione sono da ricondursi al lontano 1607, data in cui Francesco Maria II della Rovere, 15° Conte di Montefeltro e Duca di Urbino, istituisce il primo “Consiglio Municipale” di Fermignano composto da 24 consiglieri dei quali 10 scelti nel “Castello” e gli altri nelle “Ville” circostanti.

GLI SCARRIOLANTI...fortuna, preparazione o abilità?

Si dice che vincere un Palio della Rana sia questione di fortuna perché tutto dipende dalle intenzioni della rana di saltare dalla carriola in cerca di libertà o di starsene incollata al mezzo per godersi l'ebbrezza della velocità. Una buona dose di verità c'è in questa tesi ma è anche dimostrato dai trascorsi avvenimenti che un concorrente preparato atleticamente e dotato di una certa abilità nell'impostazione della gara, ha molte possibilità di raggiungere il traguardo di Piazza Grande prima degli altri. Il concorrente del Palio deve avere una buona preparazione atletica. Il percorso di 170 metri è di per se impegnativo in corsa libera, figuriamoci con una carriola da spingere e con una imprevedibile rana a bordo. Vengono quindi richieste doti di velocità ma soprattutto di scatto, senso di orientamento (in quanto occorre tenere d'occhio la rana e nello stesso tempo non ostruire la strada agli avversari) e abilità nel condurre la carriola evitando scossoni o sobbalzi che provocherebbero l'inesorabile salto della rana. Sono necessarie, infine, determinazione, calma e freddezza poiché anche a pochi metri dal traguardo si possono verificare repentini cambiamenti di posizione. Abbiamo visto in passato clamorosi sorpassi a due metri dal traguardo, mentre un concorrente, ormai sicuro della vittoria stava rimettendo in carriola la propria rana sfuggita all'ultimo istante.

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