Palio del Capitano di Castello Misano Monte

Il Palio del Capitano di Castello è una festa creata per rievocare i festeggiamenti indetti nel 1511 in occasione dell’editto riminese che affrancò le frazioni misanesi dalla dipendenza giuridica e istituzionale di San Clemente, nominando un Capitano di Castello a guida della popolazione e a controllo dei territori.
Sull'antica pergamena rinvenuta tra gli atti del Governo della Città di Rimini si evince che la richiesta d'indipendenza inoltrata da “Homini de Misano, Scazano et de la corte de Lagina” era stata considerata favorevole e che sarebbe stato necessario un loro Capitano “perché ne risulta a loro e alla città honor e utile”. Nel XIV secolo Misano era dotata di un ‘castrum’ con mura e una porta-torre (tutt’ora esistente), ma anche della dous communis, cioè la sede delle magistrature locali.

Il Palio Del Capitano verrà conteso dai 7 rioni misanesi, ognuno contraddistinto da un proprio vessillo e un proprio colore legato alle caratteristiche storiche o ambientali della frazione: Misano Monte avrà il colore giallo, Scacciano il rosso, Villaggio Argentina l’arancione, Misano Mare l’azzurro, Belvedere il verde, Cella il bianco e Santamonica il lilla.
Ogni squadra sarà composta da 8 giocatori, 6 uomini e 2 donne, tutti in calzamaglia e tunica del proprio colore, ad essi sarà aggiunto 1 arbitro che avrà un vestito in quadretti bianchi e rossi, il suo compito sarà quello di verificare la correttezza dei giochi a cui si sottoporranno gli atleti.
Sono previste 7 prove, sia a squadre, sia a tempo, sia individuali: tiro alla fune, il ratto della sposa, seggiolino del Papa, trampoli, prendi la coda del cavaliere, corsa a tre gambe, corsa nei sacchi. Ogni prova assegnerà un punteggio da 1 a 7 punti.

Le gare saranno precedute da un corteo di oltre 40 figuranti che sfilerà per la via principale di Misano Monte da Piazza del Castello sino al campo sportivo, innanzi al quale sarà allestita una grande tavola imbandita. Il corteo storico sarà aperto dal Capitano di Castello e dal portatore del Palio, seguiti dai suonatori della Compagnia Fabula saltica di Gradara e dai componenti delle 7 squadre rispettivamente in fila dietro il proprio vessillo. Il Capitano leggerà innanzi a tutti gli intervenuti l’editto del Governo della Città di Rimini con cui si ottenne la libertà e a seguire chiederà ai concorrenti e agli arbitri che i giochi si svolgano con rispetto ed onore, dopodiché darà inizio alle gare.