Le offerte più convenienti
Prenota gratis
Nessuna commissione

Orchestra Giovanile Italiana con Mario Brunello al Teatro Valli di Reggio Emilia

il 02 marzo 2012

vedi sulla mappa

Reggio Emilia Piazza Martiri del 7 luglio  -  Reggio Emilia

Info: 0522 458811

Descrizione dell'Evento

I concerti haydniani nascono per strumentisti della Cappella del principe Esterházy, per lo più nei primi anni del servizio presso quest’ultimo.

Mario Brunello, Direttore E Solista

TEATRO VALLI
Venerdì 2 marzo, ore 20,30


Haydn, Concerto per violoncello e orchestra in re maggiore Hob. VIIb/2
Haydn, Concerto per violoncello e orchestra in do maggiore Hob.VIIb/1
Brahms, Quartetto per pianoforte e archi n. 1 in sol minore op. 25 (trascrizione per grande orchestra di A. Schoenberg)

Alle 19.15, prima del concerto, Mario Brunello incontrerà il pubblico: ingresso riservato al solo pubblico della serata.

I concerti haydniani nascono per strumentisti della Cappella del principe Esterházy, per lo più nei primi anni del servizio presso quest’ultimo. Pur non avendo nella sua produzione lo stesso peso della sinfonia e della musica da camera, sono entrati stabilmente nel repertorio concertistico; in questo caso il celebre concerto per violoncello n. 2 in re maggiore, del 1783, viene accostato a quello in do maggiore che lo precede di circa  vent’anni, offrendo la possibilità di un confronto ravvicinato. In entrambi la consueta, rigorosa logica di elaborazione del materiale e il saldo controllo della forma convivono con un notevole virtuosismo della parte solistica.
Schönberg, che aveva suonato il Quartetto con pianoforte op. 25 di Brahms, vi intravvide un potenziale che poteva essere reso manifesto attraverso la trascrizione per orchestra, come esprimono le sue parole: “volevo per una volta udire tutto”. La trascrizione (1937) rinnova radicalmente l’ascolto e obbliga a ripensare l’oggetto, come nel trovarsi davanti un’“immagine familiare illuminata in modo accecante e non potere sottrarsi all’osservazione delle inquietanti particolarità e profondità che prima giacevano in un’armonica, crepuscolare approssimazione, lasciandosi facilmente comporre nella totalità”. (Peter Gülke)

L’Orchestra Giovanile Italiana, ideata da Piero Farulli all’interno della Scuola di Musica di Fiesole, in 30 anni di attività formativa ha contributo in maniera determinante alla vita musicale del Paese con oltre mille musicisti occupati stabilmente nelle orchestre sinfoniche italiane e straniere.
Tenuta a battesimo da Riccardo Muti, l’Orchestra è stata invitata in alcuni fra i più prestigiosi luoghi della musica, da Montpellier, Edimburgo, Berlino, Lubiana, Madrid, Francoforte, Praga, Budapest, al mitico Teatro Colon di Buenos Aires, con unanimi consensi di critica e di pubblico. Nell’aprile del 2010 ha eseguito il concerto in onore del quinto anniversario del pontificato di Benedetto XVI offerto dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
L’hanno diretta fra gli altri: C. Abbado, R. Abbado, S. Accardo, Y. Ahronovitch, P. Bellugi, L. Berio, G. Ferro, D. Gatti, C.M. Giulini, E. Inbal, Z. Mehta, R. Muti, G. Noseda, K. Penderecki, G. Sinopoli, J. Tate. Ha inciso per Nuova Era, Aulos, Fonit Cetra, Stradivarius; ha registrato per la RAI, Radio France e l’Unione Europea delle Radio. Dal 2000 Maestro per l’orchestra è Nicola Paszkowski.
Le hanno dedicato loro opere compositori come S. Bussotti e G. Battistelli.
Nel 2004 l’Orchestra è stata insignita del “Premio Abbiati” della Associazione Nazionale Critici Musicali quale “miglior iniziativa musicale che dal 1984 ha formato migliaia di professionisti, costituendo un punto di riferimento unico per la formazione del giovane musicista e una delle espressioni più felici del ruolo didattico, insostituibile da 30 anni, della Scuola di Musica di Fiesole”.
Nel settembre 2008 le è stato conferito il prestigioso Praemium Imperiale Grant for Young Artists dalla Japan Art Association.
L’Orchestra è sostenuta dalla Regione Toscana, la Provincia di Firenze e l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze oltre al Ministero per i Beni e le Attività Culturali; la Compagnia di San Paolo mette a disposizione le borse di studio a concorso per le prime parti.

Nel 1986 Mario Brunello è il primo artista italiano a vincere il Concorso Ciaikovskij di Mosca che lo proietta sulla scena internazionale. Viene invitato dalle più prestigiose orchestre, tra le quali London Philharmonic, Royal Philharmonic, Munich Philharmonic, Philadelphia Orchestra, Mahler Chamber Orchestra, Orchestre National de France, NHK Symphony di Tokyo, Filarmonica della Scala, Accademia di Santa Cecilia; lavora con direttori quali Valery Gergiev, Zubin Mehta, Riccardo Muti, Yuri Temirkanov, Riccardo Chailly, Ton Koopman, Seiji Ozawa, Daniele Gatti, Myung-Whun Chung e Claudio Abbado.
Brunello si presenta sempre più di frequente nella doppia veste di direttore e solista dal 1994, anno di fondazione dell'Orchestra d'Archi Italiana, con la quale ha una intensa attività sia in Italia che all’estero. Nell’ambito della musica da camera Brunello collabora con celebri artisti, tra i quali Gidon Kremer, Martha Argerich, Frank Peter Zimmermann, Yuri Bashmet, Maurizio Pollini, Andrea Lucchesini, Valery Afanassiev e i Quartetti Borodin e Alban Berg.
Nella sua vita artistica Brunello riserva ampio spazio ai progetti che coinvolgono forme d'arte diverse (letteratura, filosofia, scienza, teatro), integrandoli con il suo repertorio tradizionale. Interagisce con attori e musicisti di altra estrazione culturale, quali Uri Caine, Paolo Fresu, Marco Paolini, Gianmaria Testa, Margherita Hack, Moni Ovadia e Vinicio Capossela. Attraverso nuovi canali di comunicazione Brunello cerca di avvicinare il pubblico a un'idea diversa e multiforme di fare musica, creando spettacoli interattivi, che in gran parte nascono nello spazio alternativo di Antiruggine, una ex-officina ristrutturata, luogo ideale per la sperimentazione. Tra i suoi spettacoli di maggior successo “Pensavo fosse Bach” è una creazione multimediale di musica, luci e video-immagini dedicata alle Suites di Bach, di cui Brunello è oggi considerato uno dei massimi interpreti.
I diversi generi artistici sperimentati da Brunello si riflettono nell’ampia discografia che include opere di Vivaldi, Bach, Beethoven, Brahms, Schubert, Franck, Haydn, Chopin, Scelsi, Janácek, etc. Nel 2008 Deutsche Grammophon ha pubblicato un CD con il Triplo Concerto di Beethoven diretto da Claudio Abbado, mentre l’etichetta EGEA Records ha dedicato all’artista una collana intitolata “Brunello Series” composta da vari Cd: “Odusia”, odissea musicale nella cultura del Mediterraneo, “Brunello and Vivaldi”, “Violoncello and” per violoncello solo, “Schubert e Lekeu” con Andrea Lucchesini e le Suites di Bach. Quest’ultime hanno riscosso un grande successo sia di pubblico che di critica, ricevendo il Premio della Critica 2010. La prossima uscita riguarderà un’incisione live del Concerto per violoncello e orchestra di Nino Rota, realizzata a Tokyo, con Mario Brunello nel doppio ruolo di direttore e solista.
Tra i principali impegni di Mario Brunello per la stagione concertistica 2010-11 figurano concerti con la London Symphony Orchestra a Londra, con l’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, con la San Francisco Symphony. Terrà recital a Roma, Vienna, Bregenz, Milano, Tokyo, al Klavier Festival Ruhr ed eseguirà le Suites di Bach in varie città europee. Nell’ottobre 2010 ha eseguito al Concertgebouw di Amsterdam la prima esecuzione europea del Concerto n. 2 di Rautavaara diretto da John Storgards.
Mario Brunello ha studiato con Adriano Vendramelli, perfezionandosi in seguito con Antonio Janigro. E’direttore musicale del festival “Artesella arte e natura” e direttore artistico del Premio Borciani e del Festival del Quartetto di Reggio Emilia. È stato nominato Accademico di Santa Cecilia.
Suona un prezioso violoncello Maggini del 1600, appartenuto a Franco Rossi.

Luogo dell'Evento e gli Hotel nei dintorni