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Ultimo grande appuntamento dell'Orchestra Filarmonica Marchigiana

il 07 aprile 2009

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Teatro Muse Ancona Altro

Descrizione dell'Evento

Martedì 7 aprile, alle ore 21.00, ultimo grande appuntamento per la Stagione Sinfonica della FORM-Orchestra Filarmonica Marchigiana al Teatro delle Muse di Ancona con il concerto MUSICHE PER LA PASQUA.

La serata, dedicata a musiche sacre o di carattere meditativo ispirate alla figura della Vergine, si preannuncia estremamente accattivante, sia per la qualità del programma musicale, sia per il prestigio degli interpreti.
Nella prima parte, dopo la Sinfonia n. 26 in re min. “Lamentatione” di Haydn, verrà presentata in prima esecuzione assoluta una nuova opera commissionata dalla FORM alla compositrice marchigiana Roberta Silvestrini dal titolo Magnificat per la Rosa del Senza Nome, per voce recitante e orchestra, su testo originale di Francesca Merloni: una composizione in cui la musica e la parola si fondono insieme dando luogo ad immagini di forte suggestione emotiva.
La seconda parte sarà invece tutta riservata all’esecuzione di una delle più belle e intense composizioni sacre settecentesche di argomento mariano: lo Stabat Mater di Luigi Boccherini, per soprano ed archi. La poetessa Francesca Merloni, impegnata nel doppio ruolo di autrice e di voce recitante, e il soprano Gabriella Costa, considerata una specialista indiscussa dello Stabat di Boccherini, saranno accompagnate dal giovane e valente direttore d’orchestra Michele Nitti.

Magnificat anima mea Dominum. È questa l’espressione che più di ogni altra racchiude l’essenza di Maria: il suo mettersi con gioia a completa disposizione del volere divino fino a superare il tremendo dolore per la vista del Figlio in croce, magnificando così Colui che l’ha eletta fra tutte le donne.

Il concerto “Musiche per la Pasqua” ruota attorno alla polarità dolore-gioia che caratterizza la figura della Vergine. I brani proposti, dallo Stabat di Boccherini alla composizione inedita di Silvestrini su testo della Merloni, ne attestano l’irresistibile fascino esercitato sui compositori di ogni tempo. Sotto questo aspetto, il concerto pone a confronto stili e linguaggi appartenenti a diversi periodi storici, dal Settecento fino all’epoca contemporanea, evidenziando in particolare le varie tecniche di compenetrazione fra suono e parola, dal canto alla recitazione sulla musica.

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