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Daniele Gatti direttore Orchestra Filarmonica Della Scala

il 31 agosto 2007

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Rimini Altro

Descrizione dell'Evento

Il destino busserà a Rimini la sera del 31 Agosto 2007. Quattro note, scavate come un monumentale bassorilievo, tre di esse ripetute uguali, l'ultima sola, assoluta, si ergeranno sulle poltrone dell'Auditorium Palacongressi e rimarranno sospese nell'aria, per un attimo.

Daniele Gatti, sul podio della Filarmonica della Scala, con un gesto farà svanire il celebre incipit della Quinta di Beethoven, per rievocarlo ancora, diverso ma, questa volta, definitivo.

Comincerà così la 58ª edizione della Sagra Musicale Malatestiana, nel segno della tradizione interpretativa italiana, con una grande compagine sinfonica e un direttore che nel 2008 guiderà l' Orchestre Nationale de France e dirigerà a Bayreuth, dopo Toscanini, De Sabata e Sinopoli.

Il programma sembra voler rappresentare simbolicamente l'eterna e ineluttabile lotta dell'uomo contro il proprio destino, a partire proprio dalla Quinta beethoveniana, portatrice di un'incessante energia, stilistica e ritmica, forse , più di qualsiasi altra composizione, assurta a simbolo della Storia umana e della libertà - il tema del primo movimento fu scelto per introdurre le trasmissioni di Radio Londra durante la guerra -. E poi la Prima di Mahler, il Titano, di cui Gatti è straordinario interprete, «un mondo costruito con i suoni», come amava definire la propria musica il grande compositore boemo, una sinfonia ricca di enfasi, capace di portare l'animo umano sui picchi dell'ebbrezza per poi precipitarlo in basso, nell'oscurità, sempre in bilico tra profondità e nostalgia, aneliti e rimpianti.
Un primo concerto folgorante, dunque, come si conviene a un prestigioso festival musicale, costruito da sempre sulla qualità e sul prestigio degli interpreti, con una storia alle spalle che ne garantisce la grandezza dell'avvenire.

Preceduta da BWV - BACH - un prodromo di concerti barocchi di grande eleganza e bellezza, salutato con entusiasmo dal foltissimo pubblico accorso e dedicato principalmente al musicista di Eisenach - la 58ª Sagra Musicale Malatestiana, che si svolgerà da domani al 16 ottobre, includerà per la prima volta anche un'oratorio barocco -. «La bellezza ravveduta nel trionfo del tempo e del disinganno» di Haendel - e l'integrale della musica pianistica di Maurice Ravel, protagonista il giovane virtuoso francese Alexandre Tharaud, a lato di un cartellone sinfonico veramente degno di una grande capitale europea.

Dopo Gatti e la Filarmonica della Scala, infatti, sul palcoscenico riminese saliranno, tra gli altri, due giganti della bacchetta, Yuri Temirkanov e Zubin Mehta, rispettivamente alla guida della Filarmonica di Leningrado e di Israele, ovvero il meglio che ci sia in circolazione, insieme ad altre quattro o cinque orchestre tedesche e altrettante americane.
Così, grazie alla Sagra Musicale Malatestiana, l'estate riminese passa con disinvoltura dalle discoteche alle sale da concerto, dalla techno a Beethoven, dall'ombrellone al violoncello, dal bikini al frac.

Come a dire, il "Divertimentificio", orrendo neologismo inventato per identificare la patria di Federico Fellini, è capace anche di produrre grande cultura.
E magari qualcuno, fra vent'anni, dirà agli amici: «Io c'ero a sentire Gatti e l'Orchestra della Scala quella volta. Sì, io c'ero. Amarcord».

Tratto dal Resto del Carlino del 30 Agosto 2007 pezzo di UBERTO MARTINELLI

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