One Little Plane Live al Velvet di Rimini
il 26 febbraio 2009
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Un disco folk/pop fatto di sfumature e giusti equilibri, dove le linee vocali possono ricordare a tratti quelle fanciullesche di Joanna Newson ma gli arrangiamenti sono più lineari, funzionali a cospetto di un cantautorato femminile già adulto e solido. “Until” esce per l’etichetta di Kieran Hebden (Four Tet) ed è una felice commistione di folk inglese, cantautorato intimista e modernariato elettropop.
A prevalere sono gli episodi acustici, talvolta arricchiti con inserti elettro-glitch a fare da contorno, ma il cuore delle composizioni è essenziale, nudo. La fragilità della voce ben si sposa all’andamento pigro dei brani e al tono confidenziale delle liriche che la fanno sembrare una Beth Orton o meglio ancora una Feist più sussurrata.
Ma il grande pregio dell’album sta nella sua varietà di scrittura delle canzoni, già mature e ricche d’atmosfera. Talvolta si cambia registro passando dall’acustico al folktronico, tanto caro a band come Psapp. Un disco che si cambia d’abito pur restando sempre se stesso, senza stravolgere nulla della propria essenza, un lavoro di classe e di personalità. Senza dubbio una gradita sorpresa dal panorama indie folk/pop inglese.