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Debutto di Luca Ronconi a Ferrara col dittico 'Odissea. Doppio ritorno' 4-9 settembre

dal 04 al 09 settembre 2007

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Ferrara Teatro Altro

Descrizione dell'Evento

Dice Luca Ronconi che "l'interesse dei classici non sta tanto nel rivitalizzarli attualizzandoli, ma piuttosto nel farci sentire la distanza che ci separa da loro: quanto ci siamo allontanati, ma anche cosa si è perduto nella lontananza".

L'affermazione sembra prestarsi ottimamente ad introdurre lo spirito col quale Ronconi stesso sta conducendo, al T eatro Comunale di Ferrara, una complessa operazione registica su due opere egualmente ispirate all'Odissea.
E' infatti nella città estense che, a cinque anni da Amor nello specchio, che fu allestito in via Ercole I d'Este nello sfondo architettonico di palazzo dei Diamanti, Luca Ronconi è tornato per un'altra sfida teatrale, che andrà in scena da martedì 4 a domenica 9 settembre nell'ambito del progetto "Ferrara. Città del Rinascimento".
Dall'11 agosto il regista e gli attori impegnati nella produzione hanno cominciato le prove in un Teatro Comunale che per quindici giorni è stato un grande cantiere di lavori in corso e che ora appare completamente rivoluzionato nella struttura: le sedie della platea sono state coperte da una piattaforma di legno, mentre sul palcoscenico sono state montate tre tribune laterali.

Odissea: doppio ritorno (questo il titolo dell'opera presentata) è un dittico sulla figura di Ulisse, realizzato mediante l'accostamento di due spettacoli indipendenti ma complementari, che verranno rappresentati contemporaneamente e per due pubblici diversi: Itaca, del drammaturgo tedesco Botho Strauss, viene allestito in platea con il pubblico sistemato nei palchi; al centro del palcoscenico, invece, che rimane separato dalla sala per mezzo del sipario tagliafuoco e che vede gli spettatori seduti sulle tribune che sono state montate, va in scena L'antro delle Ninfe, un'elaborazione drammaturgica di Emanuele Trevi sviluppata a partire dai versi di Omero e dal commento-interpretazione del filosofo greco Porfirio.

Il testo di Strauss, che procede per lampi e in modo non lineare, è un'interpretazione sfaccettata della parte finale dell'Odissea, dal ritorno a Itaca di Ulisse fino allo sterminio dei Proci. Qui è evidente il tema politico del conflitto fra il "vecchio potere", forte e portatore di ordine, e il nuovo, frammentato e disordinato, carico di incertezza riguardo al futuro. Un tema attualissimo nell'Italia di oggi, in cui aumenta sempre di più la distanza fra i cittadini e la "casta" dei politici di professione. Nella drammaturgia creata da Trevi, invece, prevale un taglio letterario, alla ricerca di un'antica e perduta sapienza, e lo sguardo è rivolto più al passato che al presente. Trait d'union è il sonno di Ulisse: che dà inizio a Itaca, ed è pure l'ambiente temporale dell'Antro delle Ninfe.

Il progetto scenico è di Marco Rossi e i costumi di Silvia Aymonino, mentre le musiche dell'intera operazione sono state composte da Carlo Maria Boccadoro, sulla base di un'intensa collaborazione col regista.
 

A dare vita ai personaggi dei due spettacoli, con eclettici passaggi dall'uno all'altro, trenta attori, alcuni provenienti dal Centro di Formazione Teatrale Santa Cristina (Gubbio), ed altri, come ad esempio Riccardo Bini ed Elena Ghiaurov, già impegnati più volte a fianco dei maggiori registi italiani. Il cast comprende, in ordine alfabetico, Riccardo Bini, Riccardo Bocci, Francesca Ciocchetti, Francesco Colella, Pierluigi Corallo, Pasquale Di Filippo, Massimo Di Michele, Raffaele Esposito, Mele Ferrarini, Valerio Vittorio Garaffa, Cristina Gardumi, Alessandro Genovesi, Elena Ghiaurov, Cristian Giammarini, Marco Grossi, Tatiana Lepore, Giovanni Ludeno, Michele Maccagno, Vinicio Marchioni, Stefano Moretti, Cristiano Nocera, Irene Petris, Graziano Piazza, Mirko Rizzotto, Giorgia Salari, Raffaele Sinkovic, Umberto Terruso, Nicolò Todeschini, Camilla Zorzi.

Va sottolineato che questo dittico, che sarà poi riallestito nel 2008 a Milano e Torino, nasce a Ferrara e per Ferrara; è solo qui che il pubblico potrà incontrarsi con l'opera del regista nella sua versione originale, in quanto concepita ad hoc per questo spazio scenico. Inoltre soltanto in quest'occasione i due spettacoli sono allestiti nello stesso teatro, il che permetterà di creare, in alcuni momenti, una comunicazione fra i due diversi ambienti e fra i due diversi pubblici, attraverso l'uso del canto.
La produzione Odissea. Doppio ritorno è realizzata da Santacristina Centro Teatrale e Teatro Comunale di Ferrara, con la collaborazione della Scuola del Piccolo Teatro di Milano.

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