I Non Voglio Che Clara a Bologna
il 06 aprile 2011
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« Sandro Ciotti aveva ragione: Gigi Tenco non si era ucciso. Quella notte a Sanremo, come scrisse anche Lella Costa, si ubriacò fortemente, vomitò, scese da solo sul lungomare col vento in faccia, in cappotto scuro e sciarpa ricadente dietro. Incontrò un mago un po' bastardo, che gli propose, al posto della pietra al collo, l'ibernazione. sarebbe ricomparso dopo il duemila, a una condizione: che avesse scelto di vivere tra le montagne bellunesi e ricominciare da zero. Luigi, il genovese, accettò. dovette costargli assai poco. e ricominciò negli anni a scrivere testi lacrimogeni.
(Enrico Veronese)
L’album che ha suscitato reazioni entusiastiche da parte di pubblico e critica è stato inoltre scelto come Disco migliore del 2010 da Rockit.
DEI CANI, terzo album della band di Belluno guidata da Fabio De Min, è un'opera assolutamente contemporanea e allo stesso tempo lontana da ogni moda musicale, un disco lirico e toccante che racconta di ciò che rimane dell'amore quando l'amore è lontano, di scioperi sindacali e cani abbandonati d'estate, di una stagione
della vita che finisce portando via con sè ricordi e pezzi di ciò che siamo stati, di un futuro in cui "c'è un tempo buono anche per ambire/ad un tempo migliore".
Il titolo è un richiamo alla figura ricorrente del cane nella poesia majakovskiana, i brani, undici morsi di rancore, sono il racconto scomposto di una stagione cattiva, anzi terribile.
BIO:
Attivo dalla seconda metà degli anni novanta, Non voglio che clara ha esordito discograficamente nel 2004 con l’ep 'Hotel Tivoli'. Due anni dopo il gruppo è tornato con il bellissimo album omonimo che contiene una manciata di brani sulla miseria e lo squallore, sul disincanto e il non-amore. Nel 2010 esce finalmente dopo una lunga attesa il nuovo piccolo capolavoro Dei Cani.