Concerto Nile Catacombs al Velvet di Rimini
il 28 novembre 2009
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Questa combinazione si riflette quindi sul songwriting e sugli arrangiamenti includendo melodie mediorientali e fondendole con il lato tecnico del death metal.
L’approccio lirico, unico nel panorama del metal estremo, è ispirato dalle interpretazioni di Karl Sanders su antiche iscrizioni egizie, papiri, geroglifici e raffigurazioni su tombe che ben descrivevano rituali e cerimonie religiose. Nel 1996 il gruppo rilascia la sua prima testimonianza sonora con il mini cd di tre canzoni Ramses bringer of war pubblicato per la neonata Visceral Productions americana e più tardi nel 1997 con l’aggiunta del secondo chitarrista Dallas Toler – Wade iniziano dei live shows che fanno notare la band alla Relapse Records guadagnadosi subito il contratto.
L’ album d’esordio della band Amongst The Catacombs of Nephren-Ka è la prima dimostrazione della forza sprigionata dal loro brutale assalto sonoro adornato da strumentazioni esotiche e passaggi sinfonici mediorientali che ben si amalgamano tra loro creando un insieme unico. In questo album saranno anche utilizzati alcuni strumenti non proprio ortodossi ed estranei al mondo dell’heavy metal come il Baglama, il Saz e tamburi di Monaci Tibetani realizzati con veri teschi umani (Human Skull Drums).
Con il supporto della Relapse che promuove la band di Sanders con tutta l’energia possibile confidando in questa nuova ed esplosiva miscela di sonorità, i Nile iniziano un tour di 18 mesi (supporteranno anche i padri del death metal, i Morbid Angel, nel loro tour mondiale) che terminerà con la loro esibizione al Dynamo Festival in Olanda nel 1999. Al ritorno dal tour, Sanders e gli altri hanno ora il tempo per potersi concentrare sul materiale e sulle idee che avevano abbozzato dal 1997, incoraggiati dall’entusiasmo dimostrato dai fan e dagli addetti ai lavori durante il tour. Nella primavera del 2000 i Nile entrano nei Soundlab Studios per la seconda volta insieme al produttore Bob Moore e registrano il secondo album Black seeds of vengeance.
La seconda uscita degli americani mostra una notevole progressione verso sonorità e ritmi ancora più claustrofobici e veloci e largo spazio viene dato in questo album a composizioni ed inserti di musica mediorientale che ricorda le gesta dei faraoni e dei loro dei, delle piramidi, di mummie maledette e templi dedicati ai sacrifici.
Anche in queste composizioni vengono adoperati strumenti non convenzionali come tablas, tempuras, sitars, gongs, kettle drums, corni tibetani e chitarre acustiche che ben riescono ad evocare un’atmosfera quasi cinematografica. Pete Hammoura lascerà poi amichevolmente la band finite le registrazioni, che vedranno come special guest il batterista degli Hate Eternal, Derek Roddy. Dopo aver sostituito Hammoura con l’ex batterista degli Angelcorpse, Tony Laureano, che entra in pianta stabile, il gruppo intraprende un nuovo tour mondiale sia come supporto ad altre bands che come headliner, dimostrando grande capacità sul palco ed anche la stampa specializzata comincia ad accorgersi della bontà del gruppo americano tantoche “Black seeds…” viene eletto come album dell’anno dall’autorevole magazine inglese Terrorizer.
La band subisce poi una battuta d’arresto per problemi interni dovuti all’abbandono del cantante e bassista Chief Spires, che sarà sostituito tempo dopo da Jon Vesano (ex Dark Moon) ancora in veste di session. La line-up Vesano, Sanders, Toler-Wade e Laureano registra nel 2002 il capolavoro In their darkened shrines che bissa i due lavori precedenti e dona l’identità definitiva al sound che qui diviene ancora più pesante. Nelle composizioni sono sempre presenti le epiche melodie che ben si fondono con la deflagrazione del muro death metal delle chitarre e dei blast beats di Laureano. Maestosi passaggi acustici si fanno largo in canzoni come Execration text, la lunga Unas slayer of the Gods (più di dieci minuti), Wind of Horus (dedicata al dio dalle sembianze di falco) e la suite suddivisa in quattro parti In their darkened shrines. Dopo aver passato tanto tempo in studio di registrazione, i Nile si sentono pronti per affrontare un nuovo tour mondiale che li vedrà impegnati nello X-Mass festival nel dicembre del 2001 insieme a Cannibal Corpse, Krisiun, Marduk e Dark Funeral (in Italia a Milano in un gremitissimo Palaquatica), poi headliner con il supporto degli Origin, degli Hate Eternal e degli Arch Enemy, prenderanno parte anche all’ Art of Noise Tour con Napalm Death, Voivod e Strapping Young Lad, per finire nella primavera del 2003 supportando Danzig con Opeth e Behemoth tra gli altri.
Nell’ estate del 2003 saranno presenti anche al Gods Of Metal in Italia e affronteranno anche un mini tour in Giappone. Nel dicembre dello stesso anno invece, torneranno ancora in Europa per il classico X-Mass Festival europeo in compagnia dei Deicide, Misery Index, Amon Amarth ed altri (in Italia a ferro e fuoco il Transilvania di Milano). Dissidi all’interno del gruppo segneranno poi un periodo di stasi, dal quale ne uscirà rinvigorito con l’entrata in formazione del drummer George Kollias (proveniente dai greci Nightfall e Sickening Horror) e del bassista Joe Payne. Con questa line-up (Sanders, Toler-Wade, Kollias e Payne) nella primavera 2005 prenderanno parte al No Mercy Festival in Europa con Six Feet Under e Dying Fetus (in Italia unica data a Roma con l’anticipazione di alcuni pezzi del nuovo album).
Nel maggio del 2005 esce a distanza di ben tre anni da In their Darkened Shrines, il nuovo Annihilation of the Wicked che sarà pubblicato con la line up di quattro elementi (Sanders, Toler-Wade, Kollias e Jon Vesano). Registrato sempre sotto l’egida del produttore Bob Moore nei Soundlab Studios, questo album segnerà una notevole progressione verso composizioni sempre più estreme e veloci ma con un occhio sempre generoso alle parti epiche. Anche le canzoni presenti in questo disco mostrano tutta l’ispirazione nelle parti chitarristiche del leader Sanders e di Toler-Wade, che riescono a tirare fuori dal cilindro idee nuove come se piovesse. Nel maggio del 2006 i Nile firmano un nuovo contratto discografico con la major heavy metal Nuclear Blast e nel febbraio del 2007 entrano in studio per registrare il loro quinto album a titolo Ithyphallic (con specifico riferimento a divinità egizie protettrici della fertilità, da phallic - fallo).
Questo disco sarà l’ennesima dimostrazione della violenza sonora distruttiva del combo americano, le atmosfere guideranno chi ascolta in un lungo viaggio tra le sabbie dell’egitto dove soldati egiziani percuotono con le loro fruste schiavi ebrei trainanti gigantesche statue. Nel marzo del 2007 i Nile vengono confermati per l’Ozzfest americano (del quale faranno parte anche gli amici polacchi Behemoth), per la prima volta un gruppo brutal death metal calcherà quei palchi. Attualmente Karl Sanders & Co. sono impegnati nel tour nordamericano insieme a Suicide Silence e The Faceless.