Mostra 'Nè carne nè pesce' di Marcello Carrà alla Maria Livia Brunelli Home Gallery di Ferrara
dal 21 gennaio al 11 marzo 2012
vedi sulla mappaFerrara Corso Ercole I d'Este, 3 - Ferrara
dal 21 gennaio al 11 marzo 2012
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La mostra, curata dal noto scrittore Marcello Fois, inaugura in coincidenza con ArteFiera di Bologna, la fiera d'arte più importante d'Italia, come omaggio al notevole successo di pubblico e di stampa ottenuto dal giovane artista ferrarese in quella stessa manifestazione lo scorso anno nello stand della MLB home gallery (è stato segnalato tra gli artisti giovani su "Il Sole 24 Ore" da Pia Capelli e i suoi "maiali" sono finiti anche su Rai Uno). Per questa mostra, che segue le recenti esposizioni alla Biennale di Venezia e a Bruxelles, Carrà ha dato origine a uno strano ma quanto mai affascinante connubio di creature: tanto leggeri e rapidi i pesci, quanto goffi e pesanti i maiali. Entrambe le specie sono però accomunate da un legame con l'uomo, che li fa inevitabilmente soccombere.
"Non è uno slogan a favore di una dieta vegetariana -spiega l'artista-, bensì la presa di coscienza, tramite lo strumento di una rappresentazione grafica quasi maniacale, dell'opera di sfruttamento che l'uomo sta facendo nei confronti degli animali, siano essi i classici maiali, di cui non si butta nulla, o i pesci e la fauna marina in generale".
Le opere, su carta e su tavola, sono realizzate interamente a penna biro e nei formati più svariati, "con infinita pazienza -come sottolinea Maria Livia Brunelli-, quasi a riscoprire il valore della lentezza e della riflessione. I disegni di maiali vertono sulla fragilità della vita dei suini, destinati ad una vita nevrotica e breve, vittime inconsapevoli di un meccanismo di sfruttamento programmato. Allo stesso tempo l'uomo sta mettendo a repentaglio anche l'universo apparentemente infinito dei mari".
Biodiversità ora a rischio a causa dello spopolamento dei fondali dovuto allo stravolgimento del clima, con il conseguente surriscaldamento delle acque, ai fenomeni di inquinamento e ad una pesca incontrollata: una serie di fattori che stanno generando gravi cambiamenti nel comportamento della fauna marina, costretta a spostarsi in acque nuove, mai prima affrontate. Così alcune specie originarie dei mari tropicali si stanno gradualmente stanziando anche nel Mar Mediterraneo, modificandone l'ecosistema e instaurando una "convivenza pericolosa" con le specie autoctone.
"Nel mio piccolo ho cercato di esprimere la varietà e la bellezza del mondo marino –afferma l'artista-, accompagnando ogni disegno con una lapide commemorativa, in analogia a quanto già fatto per i maiali: si tratta quindi di un cimitero che si spera un giorno di non dover visitare, ma che oggi serve da monito perché ci rendiamo conto di quanto stiamo rovinando".