Mostra Vivere la Morte
dal 28 marzo al 02 novembre 2015
vedi sulla mappaMuseo di Arte Sacra Borgo Fausto 1 - Altro
Info: 0547 666457
dal 28 marzo al 02 novembre 2015
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Questo appuntamento è promosso dal Comune di Longiano, con il contributo da parte del Lions Club Rubicone. Questo evento è importante per conoscere un ritrovamento che potremmo definire unico in questo contesto sacro della Romagna. Questa esposizione mostra 8 teli lunghi liturgici per il sacro Ottavario dei Defunti, datato 1783 realizzato da Sig. Giacomo N.N. Pittore di Savignano, e 1792 da Marco Gargani pittore, come omaggio alla Chiesa di San Giuseppe Nuovo (conosciuta come Del Suffragio). Queste opere sono state reealizzate su commisione della Confratertita san Giuseppe degli Agonizzanti di Longiano, a cui si deve anche la costruzione di questa struttura. La costruzione della chiesa fu voluta come promozione della carità verso i poveri, assistendo gli ammalati e i moribondi, cerimoniando messe e funerali.
I teli che saranno mostrati rappresentano arti, liturgia e architettura. La sequenza di dipinti sono realizzati e pensati in un apposito spazio architettonico. Potremo visionare questi teli presso lo spazio centrale della chiesa di San Giuseppe Nuovo, dove osserveremo raffigurazioni di scheletri che abbracciano attività varie dell'essere umano: fabbro con attrezzi da lavoro, contadino che vanga, pittore con tavolozza, musicista con strumenti. Ci sono anche rappresentazioni di scheletri in posture da intellettuali. Tali raffigurazioni mostrano l'inevitabilità della morte, che raggiunge indistintamente tutti.
Che si tratta di morte lo si evince anche dalla nota iconografia che rappresenta lo scheletro con la falce. Le figure sono a mezzo busto, in prospettiva con lo sguardo dei fedeli. Vengono rappresentate anime provate con il purgatorio. Da una parte sembra che queste anime chiedano suffragio per essere purificate e "andare in cielo", mentre dall'altra offrono diversi moniti ai vivi.
La forza comunicativa è tanta, spontanea, toccando diversi registri emotivi, basti pensare al pessimismo trasmesso dal musicista, conso che non servirà alcun sacrificio di preghiera, con l'espressione "per me non sarravi un sacrificio". Altro sentimento viene manifestato dallo scheletro rammaricato dalla sordità dei fedeli e richiesta d'aiuto. Viene trasmessa anche la possbiilità di salvezza a coloro che sono vivi.
Tra questi sentimenti spicca anche l'ironia, manifestata dal fabbro, che manda un appello a sua moglie di non scordarsi di lui, dimostrando apprensione nei confronti della sua consorte. Questa visione escatologica viene così arricchita da questi sentimenti contrastanti.
L'esposizione è curata da Jhonny Farabegoli, ed è visitabile presso il Museo d'Arte Sacra, nelle giornate festive oltre al sabato e alla domenica, dalle 14:30 alle 18:00. Dalle 17:00 a sabato 28 marzo.