Mostra Mirò alla Villa Mussolini

A curare questa mostra è Michela Morelli. Grazie a questa esposizione sarà possibile analizzare il percorso creativo di Joan Miró nella sua grafica. Il suo ultimo periodo creativo è oggetto di studio viste le particolarità della grafica d'arte, soprattutto alla fine degli anni Cinquanta. 

Per allestirvi il suo laboratorio di litografia e incisione, Mirò acquista la Residenza di Son Boter a Maiorca, dove ha prodotto diversi capolavori che affascinano per la tecnica, le possibilità espressive e comunicative che vengono offerte. Le serie grafiche sono connubio tra scrittura e immagine.

A Riccione quindi sarà possibile osservare opere d'arte nella loro interezza, che ben rappresentano spunti creativi e poetici all'interno della sua produzione grafica.

Molto bello il rapporto dell'artista catalano Mirò con l'amico Desnos, con un "dialogo" artistico intervallato dalla lirica di Rafael Alberti, e immortalato tra le righe di Char, Dupin, Du Bouchet, Bonnefoy, Jarry. E' molto affascinante il mondo che riescono a dar vita queste  grafiche.

Mirò è stato anche scultore, e ceramista, esponente del surrealismo. La passione di Mirò per il disegno comincia all'età di 8 anni, tuttavia intraprese studi commerciali, lavorando dal 1910 al 1911 come contabile di una drogheria.

Ciò che lo costrinse a dedicarsi alla sua arte fu un esaurimento nervoso, durante il periodo di convalescenza trascorso a Mont Roig del Camp. Fino al 1915 frequentò l'Accademia Galì, e l'anno successivo prese uno studio per entrare a contatto con il mondo dell'arte. In questi anni l'artista si avvicinò al fauvismo, realizzando la sua prima mostra presso la Galeries Dalmau.