Grande mostra dedicata a Lucio Saffaro a Riccione
dal 27 novembre 2011 al 31 gennaio 2012
vedi sulla mappaRiccione Via Gorizia, 2 - Riccione
Info: 0541 693534
dal 27 novembre 2011 al 31 gennaio 2012
vedi sulla mappaRiccione Via Gorizia, 2 - Riccione
Info: 0541 693534
Incontro con i critici d’arte Flavio Ermini, Michele Emmer e Luca Sossella sul tema: “Lucio Saffaro: l'estetica del pensiero tra arti e scienza” . L’iniziativa si colloca nell’ambito della mostra di pittura “Lucio Saffaro. I luoghi segreti dell'essere e del tempo”
Con una grande mostra dedicata a Lucio Saffaro (1929-1998) Villa Franceschi di Riccione e la sua Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea chiudono la stagione espositiva 2011, che ha fin qui riscosso notevole successo e lusinghieri apprezzamenti.
Del celebre artista d’origine triestina, ma bolognese d’adozione, affermatosi sin dagli anni Sessanta come una delle figure più originali e inconsuete della cultura italiana, il pubblico potrà ammirare, sin dal prossimo 5 novembre, oltre sessanta opere: dipinti, disegni e grafiche, tra le quali anche lo splendido Studio per il Monumento di Eudosso, del 1967, che fa parte della “Raccolta Arcangeli” di pertinenza della Regione Emilia-Romagna, tuttora custodita presso il museo riccionese.
Pittore, scrittore, fisico e matematico, Lucio Saffaro ha di fatto segnato un preciso percorso nella vicenda figurativa del suo tempo fondato sul rapporto tra arte dei numeri, arte delle parole ed arte delle immagini.
Della creatività complessa e straordinariamente fascinosa di Saffaro, la mostra di Riccione delinea alcuni tratti essenziali con una selezione di opere che più precisamente corrispondono alla sua ricerca perenne intorno all’enigmatico e all’ignoto, facendo emergere anche taluni aspetti finora meno noti: dai primi e poco conosciuti disegni e oli su tela, appartenenti a un’originale idea di “metafisica”, si va ai quadri e alle grafiche più marcatamente saffariane, dove emerge una ricerca vicina a un classicismo profondamente italiano e rinascimentale. Rifiutando sempre la definizione di “artista-matematico”, Saffaro, attraverso le sue opere pittoriche, ha costantemente agito la matematica con la pittura, dando vita semplicemente alla continuazione e allo sconfinamento di una disciplina nell’altra.
Più volte presente alla Biennale di Venezia e alla Quadriennale di Roma, Lucio Saffaro ha svolto intensa attività espositiva, accompagnata da crescente ‘fortuna critica’. Di lui e della sua opera hanno scritto, tra gli altri, Accame, Anceschi, Arcangeli, Argan, Baratta, Calvesi, Carandente, Caroli, Emiliani, Emmer, Galimberti, Lemaire, Longo, Marchiori, Menna, Quintavalle, Raimondi, Ramat, Ricoeur, Russoli, Zevi, ecc.
Dopo la sua scomparsa nel 1998 è stata istituita a Bologna, dove l’artista ha a lungo vissuto e operato, una Fondazione che porta il suo nome e agisce in convenzione con il Museo di arte e scienza Palazzo Poggi dell’Università di Bologna.
La mostra Lucio Saffaro. I luoghi segreti dell’essere e del tempo, curata da Gisella Vismara, è promossa dalla Galleria comunale d’arte moderna e contemporanea Villa Franceschi in collaborazione con la Fondazione Saffaro e Palazzo Poggi di Bologna e con la partecipazione dell’Istituto regionale per i beni artistici, culturali e naturali e della Provincia di Rimini.
Il catalogo, curato dalla stessa Gisella Vismara, con testi di Giovanni Maria Accame e Claudio Cerritelli, è pubblicato da Silvana Editoriale, grazie al sostegno del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Lucio Saffaro.