Mostra Castel Sismondo Rimini: 'Contemplazioni. Bellezza e tradizione del nuovo nella pittura italiana contemporanea'
dal 05 agosto al 06 settembre 2009
vedi sulla mappaRimini Altro
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“CONTEMPLAZIONI. Bellezza e tradizione del nuovo nella pittura italiana contemporanea” è il nuovo ambizioso progetto espositivo curato da Alberto Agazzani, che inaugurerà mercoledì 5 a Rimini nelle sedi di Castel Sismondo e Palazzo del Podestà, dove resterà aperta al pubblico fino al 6 settembre. La mostra, coordinata da Beatrice Buscaroli e Davide Rondoni, si inserisce nel progetto Sismondi. Moti d’arte e poesia contemporanee, rassegna a cadenza biennale che intende mettere in dialogo arte e poesia interrogate sul tema della Bellezza e rappresenta la prima parte di una più ampia iniziativa pluriennale, Il Grande Viaggio. L’arte contemporanea tra identità e alterità. Un progetto internazionale tra Rimini e Mediterraneo, 2009-2016 e oltre che intende fare emergere realtà culturali e artistiche mediterranee ed europee, facendo di Rimini un luogo di incontro delle differenti identità.
LA SECONDA PARTE del progetto, invece, sarà articolata in una serie di eventi che toccheranno alcune delle più importanti città del Mediterraneo, tra le quali, Tirana, Atene, Istanbul, Gerusalemme. Con le opere di più di cento artisti, italiani e stranieri, che hanno scelto l’Italia come patria d’adozione per la propria arte, Contemplazioni, si annuncia come la più importante retrospettiva dedicata all’arte figurativa italiana finora realizzata sul nostro territorio. Attraverso le opere esposte, accomunate dall’indagine e dall’utilizzo del mezzo pittorico, viene ripercorsa la fortuna di questo modo di fare arte nel nostro paese: dalla “pittura colta” all’iperrealismo, fino a giungere alle soglie dell’astrazione; dai grandi maestri del ’900 quali Carlo Guarienti, Omar Galliani, Leonardo Cremonini o Alberto Sughi, fino ai più giovani protagonisti della scena contemporanea italiana, passando attraverso pittori di origine straniera quali Ana Kapor, Vladimir Pajevic o Paul Beel. Tutti artisti intrinsecamente legati alla grande tradizione della storia dell’arte italiana ma al contempo capaci di una continua rilettura della stessa in chiave contemporanea.
NEL CORSO di gran parte del Novecento, in un periodo che ha visto il predominio pressoché indiscusso di forme di espressione artistica quali video, fotografia e installazioni, la pittura ha dovuto affrontare un cammino impervio. Ostracismi, indifferenza o netta condanna da parte della comunità artistica e culturale italiana, infatti, l’hanno a lungo obbligata a scegliere la via della clandestinità, fino agli anni ’80 quando inizia una sua lenta ma irreversibile riscoperta, accompagnata anche da fenomeni vistosi e prese di posizione radicali, come la Transavanguardia (tratto dal resto del carlino del 31 luglio 2009)