Quattro Passi A Musa
dal 29 novembre 2008 al 12 aprile 2009
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La lunga attività pittorica di Guidazzi inizia con un suo forte “legame” con le opere dei macchiaioli: soprattutto per la bellezza del colore di una natura ricca di fascino solare. E fu, contemporaneamente, la nascita di una vocazione pacata, ma ostinata, al racconto della propria terra ( la Romagna ); tutta radicata nella necessità di esprimere i valori più veri e più umanizzanti.
Sin dai primi dipinti, la tematica si stabilì con sofferta partecipazione dell’uomo, dentro una personalizzata descrizione paesistica. E nacquero vedute di marine e di canali, di saline e di calanchi dell’Appennino bolognese, di pianure e abitati con particolari motivi di architettura e di poesia. Tutta la produzione di quei sereni tempi romagnoli, poi, per vari rivoli di sofferenza artistica e per immutate “adesioni” spirituali continuamente si riverserà nelle opere di ogni periodo, caratterizzandole sempre di continuità narrativa singolare oltre che di una tipica fisionomia naturalistica.
Il passaggio dall’“aria” familiare della sua Cervia alle atmosfere lombarde, per Alberto Guidazzi è senza dubbio motivo di ispirata riflessione sui significati espressivi della propria pittura, e promuove e subito sviluppa nuovi accostamenti cromatici e una variata interpretazione dei valori della luce.
… . Alberto Guidazzi non tenne mai una “personale”. E questo nonostante le continue affettuose insistenze dei suoi amici e dei numerosi estimatori. Era schivo e umile, evidentemente portato a considerare ogni suo dipinto una pagina di diario: un racconto intimista, gelosamente suo.
Tratto dallo scritto del 1979 su Alberto Guidazzi del giornalista e critico d’arte Andrea Nania
Claudia Farneti si può definire l’artista che ha tradotto (e traduce) nella ceramica il cuore antico della Romagna. Dopo il suo excursus nelle scene pittoriche di vita agreste e degli antichi mestieri della Romagna antica riprodotte in splendide formelle di ceramica, il suo pennello fa un affondo storico nelle antiche saline di Cervia, sempre attraverso il mezzo ceramico delle formelle. In uno stile che vagamente richiama un impressionismo bucolico nei colori sfumati terracquei di un ambiente naturale particolare, Claudia descrive momenti essenziali della dura operosità delle saline, trasmettendo emozioni perdute.
Le scene descritte ci riportano emblematicamente a quel duro lavoro d’un tempo passato che, da un lato costituiva la quotidianità dell’esistenza e dall’altro fondava una civiltà di valori tipici legati a un territorio, ma suscettibili di una espansione emotiva universale, degna di essere ricordata e celebrata. E può diventare, come sta diventando, una tradizione che non può andare dispersa. Una tradizione che porta con sé una promessa di vita. E che ben ha pensato di raccogliere l’Amministrazione del Comune di Cervia, sostenendo e pro-muovendo la riedizione dell’antica arte del sale, nella consapevolezza che il progresso si compie nella continuità delle testimonianze antiche e nel rispetto delle radici da cui origina l’animo di un popolo.
Oggi le antiche saline sono un’oasi paesaggistica e naturalistica che si estende per 827 ettari, ricca di flora e fauna tipica delle zone acquatiche, che conferisce al visitatore l’emozione di un ambiente maturato tra Storia, lavoro, e suggestivi ritmi di vita. Il pennello di Claudia fa rivivere nelle sue stupende formelle di ceramica questa atmosfera degna di essere ricordata e rivissuta. Essa lo fa egregiamente col suo caratteristico tratto essenziale, e a noi sembra, con lo sguardo fisso alla riproduzione pittorica, di vedere i movimenti dei salinari, quasi scrutandone i pensieri, quasi collaborando al loro lavoro, quello che ha conferito alla Città di Cervia la rara opportunità di celebrare nel presente turistico e tecnologico la sua antica vocazione artigiana. Ri-proponendola come biglietto da visita.Claudia Farneti vi riversa la sua Arte emotiva! (Butto Alberosa)
Il gruppo di amatori e professionisti della fotografia d’autore si forma verso la fine degli anni ’80 dall’entusiasmo di un gruppo di amici con il desiderio comune di unirsi, confrontarsi e fare esperienze fotografiche insieme, scambiarsi impressioni, ma anche tecniche e competenze legate all’arte della fotografia. Lo scambio di idee e di emozioni ha fatto sì che nel corso del tempo gli incontri, gli scambi e le impressioni siano stati sempre di più ed abbiano contribuito alla crescita culturale e del gruppo che ha anche aumentato il numero di membri attivi.
Anche le attività nel corso del tempo sono cresciute e si sono diversificate dando agli iscritti l’opportunità di sperimentare situazioni ed esperienze sempre nuove e originali che hanno formato il gruppo e che hanno permesso di affinarsi sempre di più. Gli affiliati hanno saputo inoltre dare una impronta personale alla tecnica fotografica privilegiando scorci, particolari, tecniche che si rivelano più congeniali e più adatte di volta in volta all’occhio e alla sensibilità individuale degli artisti.
Diverse le attività svolte regolarmente dal circolo fra cui esposizioni, incontri, proiezioni e assistenza ai propri affiliati e ad altri circoli con i quali vengono organizzati periodicamente incontri e attività di scambio sia di esperienze che di tecniche. Diversi anche gli incontri aperti al pubblico. Il club ha organizzato ed organizza inoltre corsi di fotografia .
Il circolo 24/36 in questa sede propone un emozionante percorso, ovviamente fatto di immagini fotografiche, dedicato alla identità cervese, al suo legame stretto con il sale, al lavoro importante alla base della produzione, nonché la partecipazione della civiltà del sale a importanti manifestazioni cervesi legate alla identità.
Nato nel 1995 il gruppo ha svolto e svolge numerose attività dedicate all’arte. Sono 6 gli artisti che espongono in questa mostra. Si tratta naturalmente dei pittori del gruppo che propongono pezzi tutti dedicati al sale e alle saline. Livio Fantinelli nato a Forlì e residente a Ravenna entra nel gruppo di artisti cervesi nel 2004. Il maestro Santisi lo ha guidato nell’approccio e lo ha aiutato a dare ordine al suo modo esuberante di dipingere.
La pittura di Silvana Fattorini, , esprime un visione libera e aperta del mondo naturale fra acque luminose di fiumi e mari, fiori e animali. Con tecnica in continua evoluzione traduce le sue visioni tra lampi di luce e oscurità.
Ivonne Gattelli nata a Ravenna, risiede a Cervia già da diversi anni. Dopo la sua carriera di insegnante elementare si è appassionata ed ha frequentato diversi corsi di pittura. Ha partecipato inoltre a diverse rassegne artistiche . La pittrice trae ispirazione soprattutto dalla natura. Elena Natali è nata ad Argenta ma vive a Cervia da tantissimi anni . Ha partecipato a varie mostre e concorsi fra i quali anche il concorso d’arte internazionale “Città di Cervia 83” in cui è stata premiata dal dott. C. Comini.
Carla Polini, cervese dalla nascita, ha coltivato una grande passione per la pittura I suoi dipinti dai toni caldi ed intensi evidenziano la forte carica poetica dell’artista che nasce dal contatto con la natura. Veneziano di origine e ravennate di adozione Gianni Santisi abita a Ravenna. La sua attività artistica ha un percorso lungo e intenso che ha influito sulla particolare atmosfera che pervade i il paesaggio e la vita della sua regione. Colori tenui e solari si alternano a testimonianza di una forte sensibilità emotiva e sentimentale.
Foto by http://www.flickr.com/photos/pete4ducks/