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"Rimini nel Risorgimento": mostra organizzata dall' Archivio di Stato di Rimini

dal 17 settembre al 26 novembre 2011

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Rimini Altro

Descrizione dell'Evento

La Piazzetta San Bernardino di Rimini dal 17 settembre al 26 novembre 2011, ospiterà la mostra “Rimini nel Risorgimento” organizzata dall’Archivio di Stato di Rimini e curata dalla dott.ssa Isabella di Cicco.

In occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia l’Archivio di Stato di Rimini ha voluto organizzare una mostra che ripercorresse le tappe fondamentali che hanno portato all’unità della nostra Nazione, con una particolare menzione del ruolo politico e sociale che hanno avuto Rimini e la Romagna tra il 1814 e il 1870.

In questa particolare epoca della storia l’Italia stava assistendo alla fine dell’Impero Napoleonico, di fatto in questo periodo Napoleone Bonaparte concesse a Pio VII il permesso di rientrare a Roma. Durante il suo viaggio il Papa attraversò la Romagna, una sorta di passaggio simbolico per dimostrare la riconquista dei territori perduti. Tale riconquista fu confermata al congresso di Vienna, durante il quale furono restituite alla Chiesa alcune legazioni, quali: Rimini e Cesena che furono annesse alla legazione di Forlì.

In seguito a questa manovra politica e al ritorno sotto un regime tradizionalista, nacquero diverse società segrete, formate da diverse persone, tra i quali i liberali romagnoli, che desideravano porre fine al potere temporale dei Papi. L’insofferenza dei cittadini sfociò nei “Moti rivoluzionari” del 1820-'21, i quali ebbero forti ripercussioni anche nello Stato Pontificio. In seguito Rimini fu teatro di diverse battaglie rivoluzionarie tra le quali vanno ricordate la “battaglia delle Celle” del 1831, un violento scontro tra rivoluzionari ed austriaci; ed infine rivolta scoppiata nel 1845 e comandata dal liberare Pietro Renzi, la quale fu prontamente rimossa.

La fine dei moti nel 1848 portò alla prima guerra d’Indipendenza italiana e successivamente alla seconda. I documenti storici rivelano che a quest’ultima impresa partecipò un folto gruppo di volontari romagnoli, talmente numerosi che costrinsero il Ministero della Guerra a chiedere di contenere le partenze. La seconda guerra d’Indipendenza finì con l'armistizio di Villafranca, il quale stabilì, nell'Italia centrale e nelle terre del papa, la restaurazione dei vecchi governi. Tale decreto non piacque al popolo che insorse organizzando diversi referendum popolari, i quali determinarono l'annessione al Piemonte delle regioni insorte. Durante la terza guerra d’Indipendenza va ricordato il contributo di circa 300 i riminesi che parteciparono come volontari, tra i quali: Raffaele Tosi, già al seguito di Garibaldi nelle precedenti campagne. Altri riminesi, Amilcare Cipriani ed Achille Serpieri, parteciparono dando un notevole contributo, nelle imprese garibaldine ad Aspromonte e Mentana. L’impero Pontificio crollò nel 1870 con la battaglia la "Breccia di Porta Pia".

La mostra sarà suddivisa nelle seguenti sezioni:

· Tramonto di Napoleone: la Restaurazione; il ritorno del papa; le legazioni pontificie; murate il proclama di Rimini.

· L’deale del liberalismo: la carboneria; i moti del 1820-'21; i moti del 1831, la battaglia delle Celle a Rimini.

· L’idea Unitaria Repubblicana: la Giovine Italia; i moti mazziniani; la rivolta del 1845 a Rimini.

· PioIX: le riforme, la prima guerra dell'indipendenza italiana.

· La seconda Guerra d’Indipendenza italiana: plebisciti ed annessioni, i Mille, il brigantaggio.

· Il completamento dell’unificazione nazionale: l'annessione del Veneto e Roma capitale.



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