Mosaici D'Oriente Ravenna
dal 03 agosto al 11 novembre 2007
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La Fondazione RavennAntica e il Comune di Ravenna il 3 agosto inaugurano ? Mosaici d'Oriente. Tessere sulla via di Damasco?, una interessante esposizione di mosaici provenienti da scavi archeologici di edifici di culto cristiano della Siria.
La mostra, allestita nella suggestiva cornice della chiesa di San Domenico, in pieno centro storico, è aperta fino al 5 novembre.
L'esposizione nasce dal rapporto di collaborazione iniziato l'anno scorso dalla Fondazione RavennAntica con la Direzione Generale delle Antichità e dei Musei della Siria, in occasione della mostra ?Santi Banchieri Re?, e proseguito quest'anno sotto l'egida dell'ICE (Istituto per il Commercio Estero) con una intesa finalizzata al restauro di alcuni mosaici provenienti dai depositi del museo Nazionale di Damasco e dal Museo di Ma'Arrat an Nouman, nel nord della Siria.
La mostra si avvale della collaborazione e della competenza scientifica di alcuni dei più importanti conoscitori del settore, come la professoressa Raffaella Farioli Campanati, impegnata a guidare la missione archeologica dell'università di Bologna a Bosra in Siria ed esperta internazionale di mosaico, e la professoressa Giovanna Bucci, ricercatrice archeologa da tempo partecipe alle missioni in Siria e profonda conoscitrice delle testimonianze musive pavimentali del Paese. Il restauro dei mosaici è stato realizzato dalla ditta P.R.P. di Ravenna, con il coordinamento del professor Paolo Racagni, che è anche uno degli autori scientifici della mostra.
L'esposizione ha due obiettivi: da una parte, offrire uno spaccato della complessa cultura figurativa tardo antica; dall'altra, presentare al visitatore una breve storia del mosaico nelle province dell'Impero d'Oriente.
Nuovi scavi e scoperte hanno aperto ulteriori prospettive di ricerca nello studio del patrimonio musivo internazionale, offrendo nuovi spunti per indagini che sviluppino rapporti di influenza culturale tra Vicino Oriente e Mediterraneo in epoca tardo antica.
Per la Fondazione RavennAntica, la realizzazione di questa operazione costituisce una grande esperienza formativa e progettuale che indica, attraverso una anticipazione tangibile, quelle che saranno le principali attività dei laboratori di restauro del futuro Museo Archeologico di Classe, indirizzate all'intervento e alla collaborazione in progetti di vocazione internazionale.
Dunque sono duplici i motivi per visitare questa piccola, ma brillante esposizione: da un lato, ammirare i magnifici mosaici provenienti dalla Siria e la loro squisita qualità estetica; dall'altro, la mostra è un laboratorio che stimola processi di relazioni tra ricerca storica, che si confronta con l'eccellenza del restauro, e tecniche rivolte alla conservazione e innovazione nell'ambito dei beni culturali. Non a caso, nell'allestimento sarà presente un filmato reportage sulle principali fasi del restauro ed una presentazione fotografica dell'ex zuccherificio di Classe che, nella sua prospettiva di futuro Museo Archeologico, è candidato a diventare il motore principe di questi progetti.
Una mostra polisemantica un po' fuori dagli schemi, che pone al centro il mosaico nel segno della ricerca, del fascino e dell'innovazione.