L' Avaro di Arpagone di Moliére al Teatro Nuovo di Ferrara

Rappresentato, amato e citato da sempre con successo, fra tutti i grandi personaggi scritti dal genio di Molière, L’avaro di Arpagone è certamente il più famoso e ne è una riprova la propria fortuna scenica che è giunta fino ai nostri giorni dal 1668, anno della sua prima rappresentazione che vanta una continuità come pochi nella storia del Teatro.

Molière per inventarlo altro non ha fatto che prenderne il plot dall’Aulularia di Plauto, sommandovi però il proprio vertiginoso talento drammaturgico e la propria vigile osservazione sulla realtà; fondendo insieme in Arpagone le diverse caratteristiche dell’avaro e dell’usuraio, profondendo così nel personaggio un grande studio di carattere. Nasce così un dispotico padrone di casa malato e vicino alla sua dipartita, ma non per questo disposto a rinunciare alla sua “cassetta” e soprattutto a imporre la propria invadente esistenza a tutti i familiari: restituendogli una vitalità per sempre comica e drammatica nei suoi tic e nelle sue manie, con lui Molière renderà per sempre leggendario un vizio già di per sé proverbiale.