Misura per Misura di di Wiiliam Shakespeare con e Gabriele Laiva
dal 17 al 21 ottobre 2008
vedi sulla mappaAncona Teatro delle Muse Altro
dal 17 al 21 ottobre 2008
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Misura per misura o dismisura per dismisura? Ragione per ragione o follia contro follia?- Con questi due interrogativi Gabriele Lavia affronta la regia di una delle opere shakespeariane che prima di lui, pochi grandi del nostro teatro - Squarzina, Cecchi, Ronconi - hanno messo in scena. Sensuale, estremo, ricco di vicende e personaggi poco limpidi, Misura per misura, nonostante il lieto fine é intriso di situazioni dalla conflittualità marcata. Uno fra i drammi più discordanti, stridenti e contraddittori di William Shakespeare, prende vita grazie alla lettura registica di un artista amante di scelte poco scontate. Un altro Shakespeare per Lavia quindi, suo autore prediletto, che dopo un Riccardo II datato 1996 non si accostava a un classico dell'autore inglese.
Lavia che nei classici trova il fondamento della modernità attraverso cui raccontare il nostro vivere, intravede in questa commedia cupa dal carattere irrisolto i germi della contraddizione della contemporaneità . La duplicità che caratterizza i personaggi rendono la sfida per Lavia ancor più serrata, costretto come sarà a vivisezionare un testo sfuggente anche alle stesse definizioni di genere.La vicenda racconta del duca di Vienna, Vincenzo, preoccupato dell'immoralita' dei sudditi e del dispregio dell'istituzione matrimoniale, e che dunque affida ad un vicario, Angelo, il governo per vedere se sara' in grado di far rispettare le leggi. Finge quindi di assentarsi e si traveste da frate per spiarne l'operato.
Angelo si rivela pero' incapace di governare con autentica equita' e giustizia, attaccato al mero dettato della legge e travolto dalle stesse passioni che dovrebbe punire. Condanna a morte Claudio, colpevole di aver sedotto Giulietta, che lo ama, anche se i due vorrebbero sposarsi. Lucio, amico di Claudio, chiede allora aiuto alla sorella di lui , la virtuosa novizia Isabella, per dissuadere Angelo. Isabella supplica il vicario di aver pieta' del fratello, ma Angelo prova nei suoi confronti pensieri peccaminosi e le promette la salvezza di Claudio a patto che lei gli si conceda. La donna cerca conforto dal fratello che pero' la prega di salvarlo anche a costo del suo onore. Interviene poi il duca travestito: fa pentire Claudio di atti e parole, espone ad Isabella un piano per uscirne con l'onore integro e ottenere la grazia per il fratello con la complicita' della legittima moglie di Angelo, Marianna. Riesce a sventare l'esecuzione imprevista di Claudio ma non rivela subito che lui e' vivo. Svela infine i vari inganni e intrighi e la sua identita' ristabilendo con il perdono l'ordine, la giustizia e le giuste unioni
Foto Jon328, woodygraph e bayernNYC