Le Minestre Romagnole Di Ieri E Di Oggi Graziano Pozzetto
il 07 agosto 2009
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GRAZIANO POZZETTO Le minestre romagnole di ieri e di oggi – Ed. Panozzo
Venerdì 07 Agosto 2009 ore 18.00 Bagno Fuorionda n.1/9 – Arenile Demaniale Tagliata di Cervia
IL LIBRO
E' frutto di un lavoro di investigazione culturale e di ricerca gastronomica, storico-letteraria, antropologica sulle minestre (un termine che le comprende tutte, sia in brodo che asciutte, in altre versioni) romagnole di ieri e di oggi.
Il mosaico si compone di tante tessere: saggio storico-letterario di Piero Maldini; le minestre romagnole codificate in letteratura gastronomica italiana; le tante suggestive, dimentiche, minestre della memoria contadina, bracciantile, marinara, delle radici povere; le minestre della tradizione; le minestre delle marinerie romagnole da Comacchio, passando per Cervia, Cesenatico, Rimini, a Riccione e le coste marchigiane di confine; le minestre professionali interpretate dai grandi chef di Romagna dei nostri giorni; un’appendice dedicata al riso, alla pasta “compra”, alla polenta; la testimonianza poetica sulle minestre della mamma e santarcangiolesi di Tonino Guerra; il ricco glossario romagnolo sulle voci dialettali delle minestre e del cibo e del vino romagnolo; una ricca bibliografia a riprova dell’ampiezza e della profondità enciclopedica dell’ennesimo lavoro di Pozzetto che rivendica anche in questa occasione il rigore culturale delle fonti e delle testimonianze di cibo raccolte e codificate in oltre 40 anni di attività, di ricerca e divulgazione della cultura gastronomica della nostra terra.
Le tante, amatissime, vitali, fondamentali, peculiari minestre romagnole, raccontano tanto della civiltà gastronomica della nostra terra, della sua storia, della sua gente.
L' AUTORE
Graziano Pozzetto E’ giornalista, scrittore, enogastronomo, ricercatore di cultura gastronomica territoriale, cultore e studioso di prodotti tradizionali, tipici ed eccellenti, divulgatore di cultura materiale attraverso continui incontri ed iniziativa.
E’ autore di numerose pubblicazioni: Fricandò Romagnolo (1990); La cucina romagnola (1995); La gastronomia del Parco del Po (1997); La gastronomia dei frutti dimenticati (1997), premio Gaia 1999; La cucina del Montefeltro (1999); Belforte all’Isauro, sapori e odori dei suoi frutti (1999); C’era una volta il formaggio di fossa. C’è ancora? (2000), Menzione Speciale Premio Internazionale Langhe Cerreto 2001; Lo scalogno di Romagna. Cibo per Venere in 579 ricette (2001); La salama da sugo ferrarese (2002), La cucina di Romagna (nuova edizione 2004), La buona cucina del latte (Panozzo 2004), La piadina romagnola tradizionale (Panozzo, 2005), Lo squacquerone di Romagna (Panozzo, 2007), L’Anguilla (Panozzo, 2007), Tino Babini, memoria storica di Russi (Panozzo, 2006), Rane e ranocchi, memoria e cucina (Panozzo, 2008), decine di saggi ed interventi a tema.
E’ risultato vincitore di importanti premi giornalistici. E’ stato tra i fondatori storici del movimento Slow-Food. Tra le tante Accademie e Associazioni di cui fa parte è orgoglioso di appartenere all’Unione degli Inciciuiti. Lo potete incontrare dove si discute di qualità e tipicità, in occasione di feste e sagre tradizionali e momenti significativi di convivialità. Suo obiettivo è quello di ricomporre rigorosamente l’affascinante mosaico delle ricchezze gastronomiche italiane attraverso nuove e approfondite monografie sui prodotti regionali insidiati dalla omologazione produttiva che esprimono meglio di altri la civiltà contadina a tavola, la storia e la cultura di un territorio e della sua gente.