Mika in concerto a Cattolica
il 25 luglio 2015
vedi sulla mappaCattolica Rimini Piazza della Repubblica, 1 - Altro
Info: 0541 966778
il 25 luglio 2015
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Dopo il grande successo del concerto del 2010 a Cattolica, Mika torna in Romagna anche nel 2015. L'Arena della Regina di Cattolica di Rimini avrà il privilegio di vederlo esibirsi il 25 luglio 2015. Dopo dieci minuti dall'inizio della vendita, i biglietti per il concerto di Mika del 10 giugno a Milano sono andati tutti sold out.
C'è quindi grande attesa anche per questa data riminese del tour 2015 di Mika, il ragazzo d'oro che ha saputo vendere 10 milioni di dischi in tutto il mondo. Dopo aver fatto da giudice a X-Factor, il pubblico italiano lo ama sempre più.
A fine aprile uscirà la nuova canzone di assaggio del nuovo album, brano intitolato Talk About You. Uscirà poi il singolo ufficiale Good Guys, già presentato alla finale di X-Factor 2014.
Le date del tour 2015 di Mika
10 giugno Milano, Fabrique - SOLD OUT
23 luglio Taormina (Me), Teatro Antico
25 luglio Cattolica (Rn), Arena Della Regina
27 settembre Assago (Mi), Mediolanum Forum
29 settembre Roma, PalaLottomatica
30 settembre Firenze, Mandela Forum
Organizzazione Barley Arts
Barley Arts Promotion Srl
Via Valtellina 63
20159, Milano
www.barleyarts.com
Arena della Regina
Piazza della Repubblica, 1
47842 Cattolica
Tel. 0541 966778
«Come si fa a resistere alla pressione del successo? Semplice, si cerca di continuarea fare la vita che si faceva prima». Nemmeno 4 anni fa Michael Holbrook Penniman era solo un cantautore di belle speranze come tanti. Oggi è Mika, divo pop capace di vendere sei milioni di copie nell' era del download selvaggio con il disco d' esordio, Life in cartoon motion, che poi ha replciato con le oltre 5 milioni di copiedel "The boy who knew too much", un album composto da tredici caramelle melodiche che, uscito nel 2009.
«Ma in questi due anni ho capito una cosa» dice «che puoi anche essere la star del momento, ma se non hai delle grandi canzoni da regalare alla gente non vai da nessuna parte». Ventisei anni, terzo figlio di una famiglia di Beirut costrettaa fuggire dal Libano a metà anni Ottanta, Mika, salito alla ribalta nel 2007 con il singolo Grace Kelly, gioca a fare il ragazzone spensierato a cui piace imitare Freddie Mercury e Elton John, ma in realtà ha molta coscienza delle cose che fa: «Sono molto egoista in quello che faccio. Non scrivo canzoni per i fan o le classifiche, ma per me. Ne ho un bisogno quasi fisico».
Il titolo del suo secondo disco è una citazione voluta dal film di Alfred Hitchcock "L' uomo che sapeva troppo". «Amo Hithcock, credo sia uno dei più grandi narratori del Novecento, mi piace il modo in cui mette su diversi piani un' unica storia. In questo caso il ragazzo che sapeva troppo sarei io». Ma se con il cd precedente Mika aveva voluto comporre soprattutto un inno giocoso all' infanzia, sul suo secondo disco si sono iniziate ad allungare alcune ombre: «È una riflessione sull' identità, sull' adolescenza e sulla difficoltà che comporta crescere, su come le fiabe possano improvvisamente diventare incubi. Ci sono dentro i film di Tim Burton, i libri di J. M. Barrie e Angela Carter, le storie gotiche e le pellicole d' animazione della Disney. Ma anche i libri postmodernisti di Julian Barnes».
Musicalmente in The boy who knew too much confluiscono invece svariate influenze, dal primo Elton John ai Beatles, dai Bee Gees a Freddie Mercury fino a Rufus Wainwright («Il mio personale mito»), ma la fonte d' ispirazione principale di Mika arriva dai primi anni Settanta: «Harry Nilsson. Il mio album è costruito partendo dal suo meraviglioso "Aerial Pandemonium Ballet" del 1971. Credo che Nilsson sia uno degli autori e interpreti più sottovalutati della storia del pop, un uomo capace di fare pop celestiale mentre se ne stava con i piedi nell' inferno del suo alcolismo».