Rimini, al via meeting internazionale su malattie mentali
dal 15 al 18 aprile 2008
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- Prende il via martedi 15 aprile 2008 alle 8.30, al l'Hotel Continental di Rimini, la prima edizione del meeting internazionale 'Rafforzare i sistemi di salute mentale nei paesi a basso e medio reddito', organizzato dall'associazione riminese 'Cittadinanza' in collaborazione con l'Organizzazione Mondiale della Sanita' (Oms), con il contributo della Regione Emilia Romagna e con il patrocinio di ministero della Salute e di Comune e Provincia di Rimini.
Fino a venerdi', il meeting mettera' a confronto le autorita' di 15 paesi in via di sviluppo, dall'Albania all'Uganda, dal Bangladesh alla Giamaica, e i referenti di organizzazioni non governative e delle agenzie sanitarie nazionali e internazionali, con l'obiettivo di diffondere in tutti i continenti sistemi di salute mentale giusti ed efficienti ed estendere le cure ai 400 milioni di persone con malattie mentali che oggi non hanno accesso a servizi sanitari e spesso vivono nell'isolamento e in condizioni disumane.
"Il meeting - spiega Maurizio Focchi, presidente di Cittadinanza - non nasce per imporre ai paesi in via di sviluppo un sistema di cura di tipo occidentale. Sara' piuttosto l'occasione per permettere uno scambio di conoscenze con la supervisione dei massimi esperti internazionali di salute mentale e per diffondere il piu' possibile quelle buone pratiche che gia' alcuni paesi stanno faticosamente realizzando". "Il meeting avra' successo - aggiunge Focchi - se nasceranno quelle collaborazioni tra autorita' e servizi sanitari nazionali, agenzie internazionali e ong, indispensabili per creare e potenziare i sistemi di salute mentale nei paesi a basso reddito".
Dopo l'apertura affidata al sindaco di Rimini Alberto Ravaioli, a Maurizio Focchi e ad Angelo Fioritti (responsabile del servizio Salute Mentale della Regione Emilia Romagna), martedi' il meeting entrera' nel vivo con Benedetto Saraceno, direttore del dipartimento di salute mentale dell'Oms, che nella sua relazione parlera' della dimensione globale della malattia mentale e degli strumenti e delle priorita' per diffondere i sistemi di cura in tutti i paesi.
L'intervento di Shekhar Saxena e Jodi Morris dell'OMS vertera' sul sistema Who-Aims (World Health Organization - Assessment Instrument for Mental Health System), che consente alle nazioni che lo adottano di condurre autonomamente il processo di valutazione e monitoraggio del proprio sistema di salute mentale, in modo da valutarne l'adeguatezza ed elaborare progetti di sviluppo che rispondano ai bisogni concreti dei malati.
Dopo la relazione di Anita Marini, direttrice scientifica di Cittadinanza, il meeting prosegue con le relazioni dei rappresentanti politici e sanitari di Albania, Azerbaigian, Egitto, Repubblica Moldova e Tunisia, che illustreranno i punti di forza e di debolezza dei propri sistemi di salute mentale evidenziati dal Who-Aims e i progetti previsti per potenziare i servizi di salute mentale.
Nel pomeriggio il meeting si apre con una tavola rotonda che prendendo spunto dalle relazioni dei paesi mettera' a confronto Benedetto Saraceno dell'Oms, Antonio Lora (presidente della Societa' Italiana di Epidemiologia Psichiatrica), Devora Kestel (consulente dell'ufficio OMS dell'America latina e caraibica) e Anita Marini di Cittadinanza.
Il meeting prosegue fino a venerdi' 18 aprile con le relazioni delle autorita' sanitarie di Bangladesh, Benin, Burundi, Cina (provincia di Hunan), Cisgiordania e Striscia di Gaza, Ghana, Giamaica, Mongolia, Tailandia e Uganda. Per commentare i diversi progetti di sviluppo dei sistemi di salute mentale e proporre nuove collaborazioni, saranno presenti specialisti e rappresentanti di associazioni e agenzie nazionali ed internazionali, tra cui Chris Underhill (fondatore e direttore dell'ong inglese Basic Needs), Sudipto Chatterjee dell'associazione non profit indiana 'The Sangath Society', John Jenkins (responsabile dell'ufficio regionale dell'Oms in Cisgiordania) e Crick Lund (professore alla London School of Hygiene Tropical Medicine e all'Universita' di Citta' del Capo).
Fonte: http://www.adnkronos.com/IGN/Regioni/EmiliaRomagna.php?id=1.0.2070904540