Reggio Emilia ospita un convegno internazionale sul trasporto elettrico e sulla ricerca per una mobilità sostenibile. Scopo del convegno è presentare la nascita a Reggio Emilia del consorzio 'ElectricWorth', al quale partecipano come partner alcuni tra i maggiori istituti di ricerca nell’area dei trasporti di Italia, Germania, Spagna, Francia, Belgio, Grecia, Turchia, Israele. Reggio Emilia partecipa al consorzio tramite il Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria dell’università di Modena e Reggio, il Comune e Til (Trasporti integrati e logistica). Nel corso della giornata sono presentati quattro progetti finalizzati alla realizzazione di sistemi di ricarica durante la guida e sistemi per la gestione telematica di corsie stradali e parcheggi per auto elettriche.
Gli obiettivi del meeting, che si tiene in lingua inglese, sono:
- discutere e finalizzare le proposte di progetti europei da sottoporre per possibile finanziamento alla Comunità europea
- rafforzare le relazioni tra i partner del consorzio e i centri di ricerca internazionali sui trasporti
- discutere iniziative di supporto alla diffusione delle vetture elettriche di piccole dimensioni e alle relative infrastrutture.
L'attività del consorzio è principalmente promuovere la ricerca internazionale per lo sviluppo e la diffusione delle piccole auto elettriche e delle infrastrutture collegate, che in futuro potrebbero rappresentare la soluzione ideale dei problemi di traffico e inquinamento nelle città.
Reggio Emilia è stata scelta come sede del convegno perchè è riconosciuta la lunga esperienza di Comune e Til e dai risultati ottenuti nel campo della mobilità alternativa del trasporto pubblico. Reggio Emilia è infatti la prima "
città elettrica" d'Italia ed è oggi una delle prime a dar vita a iniziative di ricerca a livello internazionale per lo sviluppo delle tecnologie, delle infrastrutture e delle azioni di sostegno alla diffusione dei piccoli veicoli elettrici.
I promotori del consorzio sono partiti da
quattro osservazioni preliminari:
- Un automobile di grandi dimensioni che trasporta una sola persona è un grande dispendio di energia, anche se possiede un motore elettrico. Lo sforzo dovrebbe essere quello di promuovere l’uso di piccoli veicoli elettrici (Small Fully Electric Vehicle - SFEV), auto a 5 posti di piccola dimensione
- Ad oggi non c’è nessuna buona ragione per comprare un SFEV: rimarrebbero fermi nel traffico come qualunque altro veicolo. Aiutano l’ambiente, ma i loro guidatori soffrono dello smog prodotto da tutti gli altri. Le case automobilistiche stanno pensando veicoli elettrici “migliori”, ma la domanda è ancora scarsa.
- Perchè sia conveniente acquistare un SFEV, è necessario cambiare le infrastrutture. Le arterie stradali devono prevedere soluzioni specifiche, come piccole corsie dedicate per permettere a SFEV di evitare le strade congestionate dal traffico quotidiano. Devono essere studiati anche nuovi sistemi di ricarica e di automazione o semi-automazione della guida.
- I nuovi veicoli e le infrastrutture spingeranno all’acquisto di SFEV, ma se la domanda non cresce non è conveniente costruire auto elettriche ed infrastrutture dedicate. È necessario un approccio graduale e un progetto coordinato.