Alla storia è passato come uno dei più preziosi partner di John Coltrane, all'epoca del magnifico classic quartet completato da Jimmy Garrison e da Elvin Jones. Da quella cruciale esperienza il pianista di Philadelphia ha preso tanto, al punto da essere poi acclamato come il più legittimo erede della poetica coltraniana.
McCoy Tyner, piano
Gerlad Canon, c.basso
Eric Kamau Gravatt, batteria
Corte Malatestiana,
P.zza XX settembre
ore 21:00
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McCoy Tyner è nato l'11 dicembre del 1938 in una città che molto ha dato e molto sta tuttora dando al mondo del jazz: sul finire degli anni Cinquanta militò per qualche settimana nel Jazztet di Art Farmer e Benny Golson, trampolino di lancio per l'appassionante avventura con il grande "Trane". A partire dagli albori degli anni Sessanta ha iniziato a incidere a proprio nome, prima per la Impulse, poi per Blue Note, Milestone, Telarc e altre etichette.
Numerosi i suoi album di rilievo, da Indent a Nights of Ballads and Blues, da The Real McCoy a Extensions, da Sahara a Enlightment, fino ai recenti Plays John Coltrane e Jazz Roots. Attraverso i decenni il suo stile - al tempo stesso fortemente ritmico e melodico - è diventato uno dei punti di riferimento del pianismo jazz contemporaneo. Nel corso della sua carriera Tyner ha guidato formazioni diverse, producendosi anche in contesti orchestrali e nel piano solo, dimostrando però una certa predilezione per il trio. L'odierno si fregia del batterista Eric Kamau Gravatt, componente di una delle prime edizioni dei Weather Report. A Fano, ospite d'eccezione sarà il sassofonista contralto Gary Bartz, che nei primissimi anni Settanta fu al fianco di Miles Davis.
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