Mostra Mattia Candiotti A Estetical Drive a Montefiore Conca
dal 17 al 22 luglio 2009
vedi sulla mappaMontefiore Rimini Altro
dal 17 al 22 luglio 2009
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La mostra si compone di 10 opere: 8 fotografie e due video e tutte hanno per oggetto la strada.
Mattia Candiotti montefiorese a Bologna classe 1980, laureato in Scienze della Comunicazione presso l’Universita degli Studi di Bologna con una tesi sulla storia della fotografia, è fotografo professionista dal 2004, insegna tecnica fotografica nel corso di Cultura Visuale e Immaginari della Moda presso l’Università di Bologna, Polo di Rimini e vanta svariate esperienze professionali in ambito pubblicitario e del fashion.
Belfiore enoteca dal 1997 a Montefiore Conca è attiva sia in ambito enogastronomico che come vetrina per tutti i talenti emergenti del territorio in ambito musicale, fotografico e artistico in genere.
“Dare spazio a chi considera “il bello” come un valore universale da condividere e coltivare e come “riflessione” sul mondo” in queste parole del patron del locale Giuliano Gnoli sono racchiusi 12 anni di lavoro e attenta osservazione del panorama artistico locale e da esse prendono il via le numerose iniziative che affiancano il meglio delle produzioni del territorio all’arte e alla musica.
L’inaugurazione sarà accompagnata dall’assaggio di una delizia di Montefiore Conca, l'olio Extra Vergine di Oliva D.O.P. Colline di Romagna Borgo del Melograno vincitore del Concorso Nazionale Oro Giallo 2009.
“Ognuno di noi quotidianamente sale in auto per andare da qualche parte, sia essa una meta vicina o lontana. È una delle tante azioni che svolgiamo in modo automatico.
Questo porta a una sorta di abitudine nei confronti del viaggio, a cui spesso siamo perciò indifferenti.
A-estetical drive presenta fotografie scattate durante la guida, assolutamente reali, che congelano e documentano un preciso punto nello spazio e nel tempo delle strade che percorriamo ogni giorno per risvegliare le sensazioni date dall’esperienza del viaggio, inteso qui nel suo divenire, attimo dopo attimo, non soltanto come necessità di raggiungere un punto di arrivo.
Come se ci mettessimo in macchina per la prima volta.”
Il lavoro è dedicato a Giulia che soffriva il mal d’auto.
Mattia Candiotti