Mario Venuti Concerto Savignano sul Rubicone
il 28 giugno 2008
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E' uscita il 7 marzo scorso 'L'Officina del Fantastico', la prima antologia di Mario Venuti che raccoglie tutti i suoi più grandi successi dal 1994 al 2008. Mario ha presentato 'A Ferro e Fuoco' all'ultima edizione del Festival di Sanremo ed il brano é uno dei 3 inediti che fa parte del suo primo Best.
Le date:
14 maggio Marsala, Teatro Impero
30 maggio Catania, Anfiteatro di Tremestieri Etneo
28 giugno Savignano sul Rubicone (Cesena), Festival 'Il Rock é tratto'
20 luglio Roma, Villa Ada
I destini di alcuni di noi paiono segnati sin dalla nascita.
Quando Mario Venuti con la sua band di allora, i Denovo, mette piede per la prima volta nel mercato discografico é il 1984 e lui é un ragazzino appena 21enne.
Tutto deve ancora accadere eppure tutto é già successo.
Mario Venuti é nato il 28 Ottobre del 1963, a Siracusa – ma ha vissuto anche a Messina, a Palermo e, ovviamente, a Catania, che é tuttora la sua città .
Quello che accade é che da bambino scopre i dischi dei Beatles: li trova in casa e poi li ascolta in radio, in TV ed é una specie di folgorazione. Non solo per la band di Liverpool, soprattutto per la musica come per l'arte in genere. Così, quando gli tocca la prima scelta, finite le medie, corre a iscriversi all'Istituto d'Arte: ovviamente non é un caso, é l'istinto, la pancia a spingerlo. Ed é una curiosità di pancia che oltre ai Beatles e a tutte le musiche che era possibile ascoltare per i canali ufficiali lo porta ad innamorarsi di certi circuiti alternativi italiani, quelli della 'Milano off' dell'epoca, ad esempio, di dischi come Cenerentola e il Pane Quotidiano di un giovanissimo Alberto Camerini – per la leggendaria Cramps records.
Non si accontenta di ascoltare, perché vuole farle le cose. Inizia a studiare e suonare il pianoforte, poi tocca a chitarre, sassofono e flauto traverso.
A 17 anni ha già scritto le sue prime canzoni.
Agli inizi degli anni '80 c'é tutto un fermento di cose nuove che attraversa la musica e in Italia una 'nuova ondata' di artisti raccoglie e rilancia l'eccitazione di quei giorni. Mario é a Catania dove incontra tre giovani musicisti con cui forma i Denovo. Lui suona la chitarra, canta (alternandosi a Luca Madonia) e scrive.
Nel 1982 partecipano al Festival Rock Italiano di Bologna: arrivano secondi, dietro a una band fiorentina, i Litfiba.
Le cantine e i garage di casa nostra si riempiono di amplificatori, microfoni e chitarre, ragazzi che provano e ci provano. àˆ il Nuovo Rock Italiano, così lo chiamano.
Otto anni di onorata carriera per la band catanese che mescola leggerezza e intelligenza, pop britannico e aromi mediterranei. Sfornando canzoni memorabili – Niente insetti su Wilma o Se tengo il passo, giusto a citarne due firmate da Mario – e cinque album che proclamano i Denovo culto del pop italiano.
Passano anche per il palcoscenico di Sanremo: Sanremo Rock, la prima volta; il Teatro Ariston, il tempio, la seconda. Si scioglieranno nel 1990, ma il tempo non ne ha mai spento il culto.
Siamo ai primi anni '90, Mario Venuti scrive sempre canzoni. àˆ curioso, pieno di stimoli. Musicali e culturali. Ha bisogno di arricchirsi, come uomo e come musicista, così va in giro, viaggia e arriva sino in Brasile, dove gusta e annusa l'aria e i colori della terra del samba e della bossanova. Caetano Veloso diventa un'altra sua personalissima icona.
La sintesi di questo nuovo percorso la inscatolerà nel suo primo disco da solista, Un Po' di Febbre, del 1994. Un disco dall'aspetto un po' hippy, eclettico e originale in cui Mario offre una prova di grande maturità e canzoni di alto livello, in cui il pop si riempie di fragranze e suggestioni brasilianofone. Musica raffinatissima e originale. Canzone d'autore, world e pop music. I testi si mescolano alla musica diventando suono essi stessi, creando un risultato avvolgente e magico. Il singolo Fortuna si rivela un vero e proprio hit radiofonico, tanto convincente da fruttare persino una cover in portoghese dei Brazilian Love Affairs, entrata in classifica anche in Italia.
Mario scrive canzoni come pochi altri in Italia: se ne accorgono un po' tutti quando collabora all'album d'esordio di una giovane artista catanese - scoperta dal suo manager, Francesco Virlinzi, e pronta a tentare la grande avventura. La giovane artista si chiama Carmen Consoli e il disco é Due Parole: lui co-firma Amore di plastica, presentato a Sanremo Giovani nel 1996 e tuttora uno dei classici della cantantessa, e La semplicità .
In quell'anno esce anche il secondo album solista di Mario, Microclima Dieci episodi di pop evoluto in un particolarissimo mix di elementi diversi inconfondibilmente marchiati dalla sua penna e dalla sua voce.
Già il titolo esprime egregiamente tutto il mondo di Mario Venuti, autore di una musica che trova le proprie radici in paesaggi sonori tanto diversi quanto affascinanti. Il Mediterraneo si mischia ai Tropici – nella title-track e nelle delicate Le maniglie dell'amore e Punta del faro. Il pop inglese compie escursioni nella tradizione afro-brasiliana, come nel singolo Nià±a Morena. La provincia si catapulta nella modernità alienante delle metropoli, nei desolanti e ballabili scenari di A ciascuno il suo e nel ritratto incantato di Palermo di Ballata per una città . àˆ un disco che conosce ancora le suggestioni world del precedente ma le presenta come sottili venature.
Sempre nel 1996, a pochi mesi di distanza dall'uscita di Microclima, Mario Venuti riceve il Premio Max Generation, in occasione della manifestazione Milano Vende Musica, dedicata agli operatori di settore. Nel 1997 partecipa a Sanremo Giovani con un brano di grande intensità e immediatezza, Il più bravo del reame, preludio a un nuovo album che sposa insieme passato e presente della sua produzione, accostando alcuni classici dei
Denovo ai principali momenti artistici della sua carriera solista e a una preziosa manciata di inediti particolarmente ispirati. L'album, intitolato Mai Come Ieri, esce nel Giugno del '98 e frutta a Mario un nuovo grande successo con il brano che dà il titolo al lavoro, cantato in coppia con Carmen Consoli. Ma ogni sua canzone é subito un piccolo classico, così spuntano Sto per fare un sogno, àˆ già domani. Dal repertorio dei Denovo riprende, dando loro un vestito nuovo, Niente insetti su Wilma, Sant'Andrea e Se tengo il passo.
Il successo del singolo Mai come ieri e dell'album portano Mario, nel 1997, verso un lungo tour italiano in cui rimette a fuoco la sua identità musicale, perennemente in bilico tra tentazioni bahiane, pop rock anglosassone e una 'corda pazza' tutta siciliana e mediterranea.
Tutto va per il meglio, poi si sa arrivano sempre gli imprevisti che rimescolano le carte. A volte in maniera anche drammatica.
Nel Marzo del 2000 iniziano le registrazioni di un nuovo album di inediti, ma a Novembre dello stesso anno la lavorazione viene interrotta dalla scomparsa di Francesco Virlinzi, discografico di Mario e proprietario della Cyclope Records.
Nel Maggio del 2001, l'etichetta concede a Mario una liberatoria che gli permette di acquistare la proprietà del suo album, mentre ad Ottobre dell'anno seguente, in attesa di pubblicare il suo nuovo lavoro, firma un contratto editoriale che lo lega alla BMG Ricordi.
A Gennaio del 2003, grazie all'etichetta discografica indipendente Musica & Suoni di Nuccio La Ferlita, già manager di Mario, arriva finalmente in tutti i negozi Grandimprese, il nuovo album. 10 canzoni anticipate dal singolo Veramente tra cui spicca anche una cover di Monnalisa di Ivan Graziani. La popolarità di Mario esplode attraverso la radio e le televisioni che trasmettono, senza sosta, Veramente e il relativo videoclip.
C'é come una caratteristica di fondo nelle canzoni e nei dischi di Mario, quella 'leggerezza pensosa' di cui scriveva Italo Calvino: che non é banalità , ma la capacità di restituire la semplicità e l'esattezza delle cose. Così nella sua musica. Grandimprese é il disco che segna un ritorno più marcato alle chitarre, a un suono più rock e immediato.
A Marzo 2004, Mario sale sul palco di Sanremo, per la 54° edizione del Festival della Canzone Italiana. La sua Crudele vince due premi importanti e prestigiosi: il Premio Mia Martini (più comunemente noto come Premio della Critica), assegnato dalle 109 testate giornalistiche accreditate presso la sala stampa dell'Ariston, e il Premio Radio e TV Private.
Una piccola gemma, Crudele, che racconta il risvolto masochistico che spesso esiste nei sentimenti: 'Un gioco di rimandi fra vittima e carnefice', spiegava Mario. 'Dentro ognuno di noi c'é una parte che chiede di soffrire per amare di più. Questa é una confessione tenera e … crudele…', aggiungeva Kaballà , co-autore e grande amico di Mario.
Crudele frutta una seconda vita al già lusinghiero Grandimprese: immediatamente dopo il successo sanremese, sempre su Musica & Suoni e distribuito Universal, esce un repackaging gustoso e corposo, arricchito da altri tre inediti, Canzone stupida, Nella fattispecie, Per causa d'amore – cantata insieme a Patrizia Laquidara, astro in ascesa di una nuova canzone d'autore italiana al femminile che guarda al jazz e al Brasile.
A questi, Mario ha voluto aggiungere i video di Veramente e L'invenzione.
L'edizione cd singolo di Crudele viene accompagnata da una b-side per voce e pianoforte, La macchina, una canzone dei Denovo estratta da Così Fan Tutti.
Contando le due edizioni, da Grandimprese sono usciti 5 singoli (Veramente, L'invenzione, Bisogna metterci la faccia, Crudele e Nella fattispecie) e 4 video (tutti i singoli tranne Bisogna metterci…).
La popolarità di Mario Venuti é diventata enorme – e paradossalmente in costante ascesa. Non bastasse il pubblico, critica e colleghi gli regalano elogi e apprezzamenti sinceri e continui. Per i primi é la base di una nuova canzone d'autore italiana, per i secondi un'artista da avere al fianco Scrive canzoni per Raf come per Sirya e la sua Echi d'infinito vincerà Sanremo 2005, nella sezione donne, cantata da Antonella Ruggero – dopo Mina, la più importante voce femminile italiana.
Richiesto ovunque – anche le richieste dai maggiori programmi televisivi nazionali arrivano di continuo -, il Grandimprese tour del 2004 é un delirio di folla e canzoni per tutta l'Italia. Contemporaneamente partecipa al Coca Cola Live MTV e al Festivalbar.
Nel 2005 comincia a preparare il nuovo disco e suona in giro. Con giusta parsimonia.
àˆ a Roma, il 1° Maggio, dove canta La guerra di Piero di De André insieme alla PFM. àˆ fra i protagonisti del tributo all'artista genovese a Cagliari e del progetto Stazioni Lunari.
Poi, giusto per non smentire la sua curiosità onnivora, a luglio debutta (in un luogo sacro come il Teatro Greco di Taormina) in teatro con Datemi tre caravelle – con Alessandro Preziosi e Nicky Nicolai.
In mezzo a tutto questo ci stanno le nuove canzoni, 12, che compongono il nuovo disco e un contratto discografico con Universal – che lo ha fortemente voluto nel proprio roster.
L' album si chiama Magneti ed é anticipato dal singolo Qualcosa Brucia ancora, una canzone scritta d'istinto, dove la coscienza del proprio star bene non impedisce, appunto, che qualcosa bruci ancora, ultrasuonato da tutte le radio, così come il suo video trasmesso in alta rotazione su tutte le reti musicali e Un altro posto nel mondo che, proposto a Sanremo 2006, suonato insieme ad Arancia Sonora, la band con cui suona da oramai tre anni, incontra i difficili favori sia della critica che del pubblico.
Magneti musicalmente chiude un po' il cerchio di quanto avvenuto nei precedenti dischi, suonato come Tropicalismo Mediterraneo; dal punto di vista di temi e liriche (e anche questa volta c'é lo zampino di Kaballà ) é segnato dall'inquietudine di chi vuol vivere senza lasciarsi sfuggire alcuna possibilità e dalla consapevolezza che i rimorsi sono da preferire ai rimpianti.
Per Magneti Mario ha scelto un tour per la prima volta interamente teatrale che ha girato l'Italia tutta e non solo. Così le sue note, che hanno prima viaggiato da Torino a Genova, Catania e Palermo, così come Milano, Napoli, Bari, Roma e Cagliari, non si sono più fermate: nel Novembre sono arrivate in Argentina e in Uruguay e Mario in prima persona ha avuto il piacere e il privilegio di incontrare artisti e personalità di spicco del mondo musicale sudamericano, l'amato Caetano Veloso su tutti.
A suggello di un momento artistico così florido, ha ricevuto il premio Lunezia per Sanremo 2006, assegnato per il valore musicale e letterario alla sua Un altro posto nel mondo.
Ha partecipato alla XVII edizione del Musicultura Festival di Recanati insieme a Niccolò Fabi ed ha partecipato alla serata conclusiva, quella storica, all'Arena di Verona, del Festivalbar 2006, così come alla tappa di Trieste.
Senza per questo smentire il suo carattere discreto e riservato, Mario Venuti é anche intervenuto nel palinsesto televisivo: Pop Life gli ha dedicato una puntata sul canale satellitare Leonardo e sulla Rai é andata in onda 'La notte delle Sirene', in cui é stato ospite.
Instancabile, appena tornerà , presenterà MATERIA VIVA.
MATERIA VIVA é il primo DVD registrato da Mario per mettere nero su bianco una stagione tanto lunga e intensa e i suoi punti (che possiamo chiamare canzoni) più importanti.
àˆ un live registrato in una delle cornici teatrali più importanti al mondo, quella del Teatro Antico di Taormina, in chiusura della tournée estiva.
Il DVD presenta l'intero concerto, ma anche zoomate precise e illuminanti all'artista come all'uomo Venuti: che dalle interviste e dai contenuti extra risulta, come sempre, una persona di cui c'é ancora molto da scoprire.
Non a caso il nuovo tour: Solo Mario, il suo titolo, il 30 Marzo 2007 la data d'inizio.
Con i Denovo:
NIENTE INSETTI SU WILMA – Suono, 1984
UNICANISAI – Kindergarten, 1985
PERSUASIONE – Kindergarten, 1987
COSI FAN TUTTI – Polygram, 1988
VENUTI DALLE MADONIE A CERCAR CARBONE – Polygram, 1989
Da solista:
UN PO' DI FEBBRE – Polydor, 1994
MICROCLIMA – Polydor, 1996
MAI COME IERI – Polydor, 1998
GRANDIMPRESE – Musica & Suoni/Venus, 2003
MAGNETI – Universal, 2006
DVD:
MATERIA VIVA – UNIVERSAL 2006