Mario Schifano. Fine delle Trasmissoni
dal 25 ottobre 2008 al 18 gennaio 2009
vedi sulla mappaForlì Altro
dal 25 ottobre 2008 al 18 gennaio 2009
vedi sulla mappaForlì Altro
Nel 1965, l'artista romano, dopo aver conquistato la Biennale di Venezia l'anno precedente, rende omaggio al Futurismo italiano e, allo stesso tempo, al mondo dell'infanzia: due differenti ritorni al passato non intesi come passive citazioni, bensì come annunci di una cultura postmoderna. A partire dagli anni Settanta realizza film sperimentali, riversa su tela emulsionata immagini riprese dalla televisione contaminando new media e pittura. Proprio a partire dagli anni Settanta, Mario Schifano realizza le prime prove dei cicli “Televisori†e “Inventarioâ€: utilizza fotografie di programmi TV da lui stesso scattate che, dopo essere state stampate stampate, contamina con colori e segni.
La mostra Mario Schifano. Fine delle trasmissioni si concentrerà proprio su questo tema dove si avverte la non-referenzialità dell'immagine: una forma d'arte che filtra e rende inoffensivo un mondo sempre più violato dai mezzi di comunicazione di massa. Quelle di Schifano sembrano premesse di ciò che, nei decenni successivi, sarebbe stato esasperato da una società dei consumi sempre più scellerata e superficiale.
L'evento sarà realizzato in collaborazione con l' Archivio Mario Schifano e con la Fondazione Marconi: istituzioni che, oltre a una conoscenza documentaria dell'artista, detengono alcune tra le opere più importanti del periodo in questione. Completeranno l'evento prestiti da collezioni pubbliche e private.
Anche in questo caso una scelta mirata: il collegamento alla poetica del Futurismo con una mostra che sia una naturale continuazione delle precedente. In Schifano, però, non troveremo certo riferimenti stilistici o cromatici, bensì attenzione a quel modernismo, a quella velocità e a quelle menti anticipatrici di artisti che hanno aperto la strada a buona parte delle Neoavanguardie.
La mostra propone una selezione di circa settanta opere appartenenti proprio ai cicli “Televisori†e “Inventario†– un ampia serie realizzata tra la fine degli anni Sessanta e la metà degli anni Settanta –, alcune Polaroid, fotografie e video sull'artista.
Dato che quest'anno ricorre il decennale della scomparsa del maestro e in tutta Italia ci saranno incontri, conferenze e mostre sull'artista, la Fondazione Dino Zoli ha voluto dare, in modo originale, il proprio contributo per non far dimenticare un grandissimo personaggio non ancora del tutto suffragato a livello internazionale.
Bookshop
Specializzato in arte contemporanea, il bookshop é gestito in collaborazione con la librerie Mega di Forlì. Particolare attenzione é stata data nella scelta dei titoli in vendita sulle espressioni artistiche della nostra contemporaneità comprendenti pittura, scultura, fotografia e video-arte e design.
Area lounge
Con una splendida visuale del paesaggio circostante, l'aera lounge é dotata di comode poltrone dove sostare per rilassarsi, conversare, leggere una rivista d'arte, ascoltare musica e, a richiesta, bere un caffé d'artista o una originale tisana.
Didattica
Su prenotazione sono disponibili percorsi didattici per i bambini, con la realizzazione di atelier e laboratori per le scuole dell'infanzia e per le scuole primarie. I giovani studenti saranno portati a visitare la mostra e quindi, in collaborazione con gli insegnanti, stimolati a dipingere, colorare in modo libero, veloce e istintivo con un lavoro che, avviato in mostra, potrà proseguire in classe. Ne scaturiranno dei lavori su carta che saranno esposti nella zona lounge della Fondazione, con inaugurazione ufficiale dedicata ai bambini e alle loro famiglie.