Marco Travaglio Promemoria
il 04 febbraio 2009
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di e con Marco Travaglio
regia Ruggero Cara
e con
musiche dal vivo di C-Project
Valentino Corvino – Violino, elettronica
Fabrizio Puglisi – Tastiere, sintetizzatori
Testi: Marco Travaglio
Musiche originali: Valentino Corvino
Scene e costumi: Rosanna Monti
Luci: Stefano Delle Piane
Assistente alla regia: Elisabeth Boeke
Il sarcasmo di Marco Travaglio, uno dei più rigorosi cronisti giudiziari, concentrato in uno spettacolo che ripercorre 15 anni della storia d’Italia, fra tangenti e disinformazione: “Promemoria”, uno show in sette quadri intervallati da musica e documenti audio, a Ravenna, mercoledì 4 febbraio al Pala de André. Travaglio passa dal talk show al palcoscenico e registra ovunque il tutto esaurito .
"La prima Repubblica muore affogata nelle tangenti, la seconda esce dal sangue delle stragi, ma nessuno ricorda più niente. La storia è maestra, ma nessuno impara mai niente. Avanti il prossimo: se non vi sono bastati Andreotti, Craxi e Berlusconi, ora magari arrivano Lele Mora e Flavio Briatore." Marco Travaglio
Note di regia
Il Travaglio della memoria: così, oltre il gioco di parole, potremmo chiamare questo nostro tentativo di coniugare il puntuale e quasi implacabile impegno giornalistico di Travaglio con la musica di Corvino. Una musica che quindi non è né descrittiva né tantomeno lenitiva ma si propone di volta in volta come cornice, evocazione, suggestione o provocazione a risaltare la nitidezza del racconto della nostra storia recente che, a partire dall'affogamento nelle tangenti della prima Repubblica, passando per la resistibile ascesa di Berlusconi, sembra precipitare sempre di più, di capitolo in capitolo, coi toni della farsa, del grottesco, della tragicommedia ma con la tragedia sempre dietro l'angolo. Vorremmo, tramite la musica, ottenere un effetto di "galleggiamento" di questa memoria che Travaglio così precisamente ci propone, per sfuggire alle facili lusinghe dell'antipolitica ed anzi per assumerci le nostre responsabilità poiché si tratta pur sempre della nostra storia; e come si sa la storia insegna, ma nessuno impara mai niente.
Ruggero Cara