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Love Machines dei Kataklò al Teatro Celebrazioni di Bologna e a Faenza

dal 02 al 06 marzo 2011

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Cattolica Rimini Altro

Descrizione dell'Evento

Arriva in teatro la nuova produzione di Kataklò Athletic Dance Theatre: Love Machines, uno spettacolo ideato e diretto dalla fondatrice dell’ensemble Giulia Staccioli, dedicato alla grande figura di Leonardo da Vinci, artista della ricerca e ricercatore dell’arte.

Kataklò Athletic Dance Theater

in Love Machines

ideazione e regia Giulia Staccioli

coreografie Giulia Staccioli e Jessica Gandini

Nell’elaborazione delle coreografie e della drammaturgia Giulia Staccioli, coadiuvata dalla preziosa collaborazione di Jessica Gandini, si è ispirata agli studi di Leonardo da Vinci sul corpo umano e sulle macchine, realizzando un viaggio allegorico e affascinante alla ricerca della bellezza e dell’anima che li unisce.

I virtuosismi delle sculture cinetiche create dai corpi in movimento, flessibili fino all’estremo, piegati in ogni direzione, si coniugano con la bellezza; l’armonia delle forme sceniche, con la grazia e l’eleganza delle loro perfette geometrie. Love Machines chiede ai suoi interpreti di assumere forme nuove e chiede al suo pubblico di lasciarsi trasportare in questa fascinazione, ingannando la percezione, sorprendendola, potenziandola. Catturano il momento in cui la realtà e la finzione si fondono.

Come nella migliore tradizione della compagnia, Love Machines è un’opera di visual e physical theatre, che unisce diverse forme di espressione, formulando in scena il proprio nuovo alfabeto spettacolare, fatto di danza, teatro, musica, acrobatica e arte visiva.

KATAKLO’ Athletic Dance Theatre

Conosciuta e apprezzata oltre i confini nazionali per i suoi spettacoli di incredibile abilità fisica e sofisticata inventiva, Kataklò è una compagnia stabile e indipendente fondata a Milano nel 1995 da Giulia Staccioli. È una risposta alle grandi produzioni che dimostra come in Italia esista una realtà legata al physical theatre che con produzioni proprie riempie i teatri di tutto il mondo.

Il nome deriva dal greco antico e significa “Io ballo piegandomi e contorcendomi”. La ricercatezza della scrittura coreografica e teatrale di Kataklò ha l’emozionante potere di comporre scenari surreali, di creare illusionismi e abbattere le barriere dell’immaginazione superando ogni confine culturale, linguistico e generazionale. E questo grazie all’inconfondibile e spettacolare miscela di movimenti corporei, passi di danza, atletismo acrobatico, mimica, humor, suoni, luci e costumi.

La formazione dei danzatori

Lo stile di Kataklò si basa sin dagli esordi sull’alta formazione atletica, oltre che su una notevole tecnica di danza, di tutti gli interpreti. La rappresentazione di uno show della compagnia è molto dura e impegnativa ed è per questo determinante la preparazione sia fisica sia mentale dei performer. L’allenamento, lo studio e le prove del cast hanno luogo ogni giorno, dalle sei alle otto ore, in un ampio spazio alle porte di Milano, dove i danzatori sono costantemente seguiti da figure professionali quali coreografi, attori, preparatori atletici, osteopati, istruttori di Shaolin e Tai Ji Quan.

La duttilità di un performer è fondamentale per seguire la formazione all’interno della compagnia. Serve un forte potenziale artistico, energetico e teatrale. Proprio per questo più esperienze si fanno in ambiti diversi, più si è poliedrici e più è possibile entrare in profondo contatto con lo spirito Kataklò. Una volta inseriti in compagnia, i danzatori seguono un lungo training (da sei mesi a un anno) per poter assimilare al meglio il repertorio ed entrare a pieno titolo nei cast di Kataklò.

Il processo creativo

Altro tratto caratteristico della compagnia è il particolare processo creativo adottato. Partendo infatti dall’elaborazione e dalla definizione dell’idea coreografica, nei successivi passaggi d’invenzione e composizione l’approccio metodologico del direttore artistico Giulia Staccioli si pone come obiettivo di guidare i danzatori attraverso un percorso di partecipazione attiva alla creazione. Lo sviluppo dell’idea artistica avviene attraverso intere sessioni e periodi di improvvisazione, sollecitando la capacità di ogni performer d’inventare e di sperimentare tecniche e linguaggi nuovi.

Dal 2006 Staccioli è assistita nella direzione artistica e nello sviluppo dell’idea coreografica da Jessica Gandini, danzatrice e coreografa. Questa preziosa collaborazione ha contribuito a rendere ancora più profondo il legame fra l’intensità del linguaggio della danza e la forza del gesto acrobatico che da sempre caratterizza lo stile della compagnia.

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