Presentazione del volume di Gino Badini 'Matilde a Canossa'
il 10 ottobre 2009
vedi sulla mappaReggio Emilia Altro
il 10 ottobre 2009
vedi sulla mappaReggio Emilia Altro
Il progetto, articolato in diverse azioni volte diversificare e potenziare la qualità dell’offerta al pubblico del sito, si è avvalso dello studio di Gino Badini come guida e riferimento scientifico dal quale traggono sostanza, attraverso efficaci mezzi di sintesi divulgativa, anche gli strumenti didattici messi a disposizione dei visitatori. Se il pubblico ha decretato il successo del progetto di valorizzazione premiandolo con numerose presenze, si deve certamente all’azione articolata ed organizzata sapientemente da Lorella Alderighi, ma anche alla ricerca che ha dato i contenuti storici e le suggestioni per la più completa lettura del luogo e della figura della gran contessa Matilde.
Sullo sfondo sempre presente della storica rupe, palcoscenico di eventi epocali, la narrazione si dipana ricostruendo le vicende degli Attonidi in costante collegamento con il millenario castello, anche nel periodo di residenza della famiglia a Mantova, dove Matilde nacque in una data non nota, tra il 1045 e l’anno successivo.
Nello scorrere del racconto costante è la presenza di Donizone, monaco il cui poema costituisce la fonte principale delle notizie sulla storia matildico-canossana; il suo testo è stato in questa occasione rivisitato ed interpretato dall'autore anche alla luce della ponderosa bibliografia prodotta nel corso dei secoli da studiosi, storici, cultori che alle vicende della gran contessa si sono interessati. Non si poteva, del resto, che partire da lui, dal monaco cantore di Matilde, che interpretando l’attaccamento della sovrana alla dimora avita, pone al centro dei suoi versi Canossa personificando la rupe che da silente testimone degli eventi viene trasformata in voce narrante e appassionata.
L’autore è felicemente riuscito nell’intento di coniugare il metodo scientifico della ricerca storica e lo scopo divulgativo, rendendo la lettura del testo scorrevole e avvincente, dotato dell’attrattiva della biografia di un grande personaggio della storia; Matilde del resto è una figura che ha sempre interessato studiosi e non addetti ai lavori perché donna e moglie ma anche potente sovrana, vittima e dominatrice al tempo stesso, sola in scelte difficili, spesso obbligate dall’infanzia, ma anche schierata politicamente e coraggiosa mediatrice.
Il libro così diventa un ulteriore strumento per la lettura del patrimonio storico-culturale costituito dal monumento castellano e dagli oggetti che arricchiscono il museo intitolato a Naborre Campanini; si è compiuto con questa produzione un nuovo passo avanti nell’obiettivo di avvicinare fruitori di ogni età e diversa preparazione a Canossa, luogo in cui i ruderi del castello si inseriscono, come in una iconografia da favola, in un paesaggio ancora intatto, e che fu acquistato dallo Stato italiano da pochi anni unito proprio per perpetuare la memoria della grande storia d’Italia e d’Europa che qui è passata.
INTERVENGONO:
Carla di Francesco
Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia-Romagna
Prof. Angelo Spaggiari
Università di Modena e Reggio
Salvatore Italia
Presidente Consiglio di Amministrazione di ARCUS
Enzo Musi
Sindaco Comune di Canossa
Intervento dell’autore
aperitivo a buffet