Liberata testo e regia Nicola Bonazzi
il 03 dicembre 2009
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Nicola Bonazzi ha trasformato la vicenda in un dramma contemporaneo ambientato tra la pianura e il mare, tra l’Emilia e la Romagna, in una provincia degradata e dai contorni sfumati, in un tempo indefinibile, in bilico tra passato e presente. I personaggi hanno nomi insoliti, curiosi, quasi surreali come appaiono all’inizio i loro caratteri: Liberata, Italo, Primo, Fiorina.Come in un piccolo, fatiscente circo, ognuno si presenta al pubblico per fare il proprio numero, cioè per fornire la propria versione della vicenda, con un rancore sordo che ogni tanto esplode in fisicità irruente, in imprecazioni urlate in un dialetto arcano e sanguigno, impasto di terra e carne. Fino al momento in cui la storia precipita nel vortice di un inevitabile delitto-redenzione.E tutto può riprendere dallo stesso punto. In eterno.Uno spettacolo bello e sconvolgente che parla direttamente al cuore dello spettatore.