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Le Rane di Aristofane al Teatro Due di Parma

dal 26 novembre al 04 dicembre 2011

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Parma Viale Basetti 12/a  -  Parma

Info: 0521/230242

Descrizione dell'Evento

Atene nel 405 a. C. è una città in mano alla corruzione. Lentamente si sgretola quello che per secoli era stata considerato la radice della modernità e un prezioso caso di raffinatezza culturale.

Aristofane  ingaggia Dioniso, Dio del Teatro e della doppiezza, e lo spedisce in  viaggio nell'Ade alla ricerca di almeno uno degli antichi  poeti-tragediografi che, resuscitando, possa restituire alla città i  valori perduti. Le rane ci parla con ironia di una società in  decadimento, e racconta un viaggio per la salvezza della polis che  Aristofane crede attuabile attraverso il teatro.
 L’Ensemble di Fondazione Teatro Due attiva, e non attualizza, questo  testo antico, proponendolo a noi, figli di un pragmatismo miope e orfani  di miti, in gran parte logori. Non si tratta di piegare Aristofane per  parlare dell’oggi, ma al contrario, di utilizzare la nostra  contemporaneità tutta, per cercare i nostri Eschilo e Euripide, e  riscoprire Aristofane.

Per riflettere sulle contraddizioni e sulla crisi di valori, è più utile un film come Accattone o come Schindler's list?
 E' meglio affidarsi incondizionatamente alla forza dirompente dei  giovani che vedono nei vecchi stanchezza e corruzione, o alla saggezza e  morigeratezza dei vecchi che vedono nei giovani assenza di radici e di  interessi?
 Ma se i giovani sono già disponibili a farsi corrompere e i vecchi non sono più morigerati?
 Se alla dialettica si è sostituita la rissa?
 Se alla volgarizzazione dei grandi problemi, la demagogia?
 Se non ci sono più intellettuali di supporto alla politica?
 Se la politica non produce più interesse per gli intellettuali?
 Se il futuro non è più una meta?
 Se il passato appare solo come una cassaforte di tesori perduti?
 Se le acque sempre burrascose delle democrazie sono diventate  stagnanti e pian pian risalgono in superficie, dal fondo, gli  escrementi?
 Se il sarcasmo di Woody Allen è il cinico specchio del presente?

Gigi Dall’Aglio

interpretato e diretto da Roberto Abbati, Paolo Bocelli, Cristina Cattellani, Laura Cleri,  Gigi Dall’Aglio, Luca Nucera, Tania Rocchetta, Marcello Vazzoler

musiche Alessandro Nidi
scene Alberto Favretto
costumi Marzia Paparini
luci Luca Bronzo

produzione Fondazione Teatro DueSpazio Grande

 26 novembre, 1, 2 e 3 dicembre 2011, ore 21.00
 27 novembre e 4 dicembre 2011, ore 16.00

Durata: 105 minuti

Luogo dell'Evento e gli Hotel nei dintorni