Le avventure di zio Colombino con Filippo Arcelloni al Teatro del cerchio di Parma
il 29 gennaio 2012
vedi sulla mappaParma via Pini 16/a - Parma
Info: 335490376
il 29 gennaio 2012
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29 gennaio 2012, ore 17.00
“Ognuno di noi ha uno zio. Io ho uno zio strano, si chiama Zio Colombino, si avete capito benissimo Colombino. Mio Zio ama indossare, un cappello di paglia, un lungo cappotto bianco e porta con sé un bastone. Ma la cosa più strana è che lui vive qui…………dentro ad una valigia”
Inizia così lo spettacolo “Le avventure dei Zio Colombino”, una narrazione con animazione di oggetti e immagini che portano lo spettatore nelle strane e mirabolanti avventure di Zio Colombino.
Tutto inizia e finisce da una valigia, ogni mattina Zio Colombino si sveglia, si alza, si veste e parte per un nuovo viaggio, attraversa boschi, fiumi, deserti, luoghi dove incontra personaggi strani e fantastici, come Olmo e Gelso, fratello e sorella che sanno parlare solo utilizzando dadi con le lettere dell’alfabeto, oppure la volpe del bosco che gli insegna i nomi degli animali del bosco e tanti altri.
E quando verso la fine del racconto, si trova perso e solo ed allora chiama il suo migliore amico il Gabbiano Giovanni che arrivando in volo lo salva e grazie all’aiuto del sole lo riporta a casa, nella sua valigia.
“Le avvenuture di Zio Colombino”, sono un racconto, buffo, ingenuo e magico, a volte fin commuovente.
Chi è Zio Colombino?
Zio Colombino, è una statuetta in terracotta alta circa 10 cm. colorata di bianco con alcune macchie rosse e verdi, la sua figura rappresenta un uomo con un cappello, un cappotto, ed un bastone, nella realtà quotidiana è un “payes” (contadino in lingua catalana) facente parte di una più ampia collezione di statuette in terracotta denominate “surells” tipiche delle isole Baleari in Spagna.
La sua origine è lontana sia geograficamente, isole Baleari, che storicamente, alla base di ogni “surell” troviamo fissato un piccolo fischietto in terracotta, lo stesso tipo di fischietto usato dai marinai fenici per mandare segnali da imbarcazione a imbarcazione.
La storia di Zio Colombino
Zio Colombino è anche un personaggio che da più di 10 anni intrattiene i bambini dei nidi e delle scuole materne di Piacenza e provincia, con i suoi viaggi e i suoi racconti di avventura.
Tecnica Narrazione
L’atto narrativo, il liberare parole, è una azione che non inizia e finisce nella parola che viene emessa, è un gesto che inizia nella mente del narratore sottoforma di immagine che si trasforma in parola, voce, movimento nel momento del racconto per ritornare immagine nella mente dell’ascoltatore; il narratore provoca l’ascoltare, l’immaginare.
Una azione immateriale ( la fantasia del racconto) diventa azione materiale (il momento del racconto) per ritornare azione immateriale (l’ascolto che genera immagini), da una mente all’altra senza lasciare tracce. Narrare più storie diventa per il bambino che ascolta la possibilità di inventarsi più personaggi, più scenari, unici solo a se stesso, ma anche attraversare e convivere più emozioni assieme al gruppo attorno a lui. L’abitudine ad ascoltare crea una abitudine parallela, a fantasticare e inventare.
DI E CON FILIPPO ARCELLONI