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La Vedova Allegra di Franz Lehar al Teatro Valli di Reggio Emilia

dal 09 al 11 dicembre 2011

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Reggio Emilia Piazza Martiri del 7 luglio  -  Reggio Emilia

Info: 0522 458811

Descrizione dell'Evento

Il Barone Zeta, Ambasciatore del Pontevedro a Parigi, riceve un ordine tassativo dal proprio governo: la signora Anna Glavari, giovane vedova del banchiere di corte, deve a tutti i costi risposarsi con un compatriota.

LA VEDOVA ALLEGRA

di Franz Lehar librettista Victor Leòn-Leo Stein con Umberto Scida, Elena d'Angelo, Armando Carini

TEATRO VALLI
Venerdì 9 dicembre ore 20,30 - I turno
Sabato 10 dicembre ore 20,30 - II turno
Domenica 11 dicembre ore 15,30 - III turno

di Franz Lehar
librettista Victor Leòn-Leo Stein
con Umberto Scida, Elena D’Angelo, Armando Carini
regia e coreografia Serge Manguette
direttore d’orchestra Orlando Pulin
costumi Eugenio Girardi
produzione Compagnia Italiana di Operette
 
 
Il Barone Zeta, Ambasciatore del Pontevedro a Parigi, riceve un ordine   tassativo dal proprio governo: la signora Anna Glavari, giovane vedova   del banchiere di corte, deve a tutti i costi risposarsi con un   compatriota. Infatti se dovesse passare a seconde nozze con uno   straniero, il suo capitale, valutato 100 milioni di dollari,   abbandonerebbe la Banca Nazionale Pontevedrina e, per la "Cara Patria",   sarebbe la rovina economica. Il Barone Zeta, coadiuvato da Niugus   (cancelliere un po' pasticcione), tenta di convincere il Conte Danilo   Danilowich, segretario all'Ambasciata di Parigi, a sposare la ricca   vedova.
Danilo però non ne vuole sapere perché, fra lui ed Anna c'è già stato   del "tenero" prima che lei sposasse il banchiere Glavari; ed ora Danilo,   ferito nell'orgoglio, non vuole assolutamente ammettere di essere   ancora innamorato di Anna. Da parte sua la vedova, pur amando Danilo,   non lo vuole dimostrare e fa di tutto per ingelosirlo. Durante una festa   che Anna organizza nella sua villa, sia per vedere le reazioni di   Danilo e sia per salvare l'onore della moglie del barone Zeta, ella   dichiara a tutti gli invitati che intende sposare un francese: il sig.   Camillo De Rossillon. Danilo furioso abbandona la festa. Tutto sembra   perduto, ma Niegus, più per caso che per merito, riesce a sciogliere   l'equivoco e a far confessare ad Anna e Danilo il loro amore reciproco.
 
1953 nasce la “Compagnia Internazionale di Operette” che ha come comico  Raffaele Treni. Sergio Corucci (pisano) fino al 1952 gestisce il Teatro  Verdi di Pisa e il Teatro Giglio di Lucca. Casualmente a Faglia,  nell’entroterra delle colline pisane, agisce una compagnia di operette  che è sull’orlo del fallimento. Sergio Corrucci prende visione per la  prima volta di questo genere; il suo debutto da spettatore è con  l’operetta “Cin ci là”, se ne innamora e, da quel momento, inizia la sua  avventura con l’operetta, che sarà per tutta la vita.
Negli anni sessanta la Compagnia Internazionale di operette diventerà  “La Compagnia Grandi Spettacoli di Operette” e la ditta sarà formata da:  Elvio Calderoni, Aurora Banfi, Carlo Campanili. Nel 1966 Sergio Corucci  con il Comm. Giuseppe Erba portano la Compagnia in Sudamerica  (Argentina, Brasile, Uruguay, Perù, Cile, Ecuador, ecc). Tale fu il  successo tra i nostri emigrati che invece del mese preventivato la  Compagnia prolungò per sei mesi la tournèe. Al ritorno dal Sudamerica la  Compagnia diventerà “La Compagnia Italiana di Operette” perché così fu  battezzata dal pubblico sudamericano e questa denominazione  contraddistingue tutt’oggi la compagnia.
Negli anni settanta la ditta della compagnia è Alvaro Alvisi che rimarrà  come comico e regista, con ampi consensi di critica e di pubblico, fino  al 1982.
Dal 1984 al 1985 la ditta della compagnia è formata da: Franco Barbero, Nadia Furlon, Alfredo Rizzo.
Dal 1986 al 2005 la ditta è composta da Massimo Baggiani, Mariarosa  Congia. Con il passare degli anni la Compagnia Italiana di Operette si è  completamente trasformata. Oggi, avvalendosi di una ricca scenografia e  lussuosi costumi, si presenta con un organico composto da 40 esecutori  di cui: il comico Umberto Scida, la soubrette Elena D’Angelo, dodici professori d’orchestra diretti dal M° Orlando Pulin. La regia e le  coreografie degli spettacoli sono affidati al M° Serge Manguette.di Franz Lehar
librettista Victor Leòn-Leo Stein
con Umberto Scida, Elena d'Angelo, Armando Carini

TEATRO VALLI
Venerdì 9 dicembre ore 20,30 - I turno
Sabato 10 dicembre ore 20,30 - II turno
Domenica 11 dicembre ore 15,30 - III turno

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