La Fucina Del Diavolo presso la Casa della Conoscenza a Casalecchio di Reno

Il 26 gennaio 1496, il cielo terso del Montefeltro è solcato da misteriose scie luminose, precedute da una dozzina di inspiegabili boati; qualche tempo dopo, la gente della Valdinoce, sulle colline forlivesi, raccoglie alcuni sassi dall'aspetto insolito, che l'immaginazione popolare presto collega a un'origine diabolica. Da questo mistero, ispirato a un fatto storico realmente avvenuto, prende le mosse La fucina del diavolo (Bastogi, 2011), il nuovo romanzo di Ennio Valtergano che l’autore presenterà sabato 28 gennaio alle ore 17.30 presso lo Spazio Espositivo La Virgola, dialogando con Danilo Loiacono, dottore di ricerca in Sociologia, e con l'insegnante Liliana Sanino.
Sui sassi "provenienti dall'inferno" si concentra l’attenzione di alcuni studiosi, aderenti a un'organizzazione clandestina alla quale non è estranea l'enigmatica Eliside, nota ai più come "la Signora del borgo". Le pietre potrebbero infatti gettare nuova luce sulla reale natura dell'universo, spazzando via il sistema di pensiero aristotelico e la concezione biblica del mondo. Il tentativo di recupero dei reperti di Valdinoce scatena così vendette, tradimenti, azioni turpi e gesti di abnegazione personale, facendo emergere la figura di Giselle, giovane donna che non si sottomette alle ristrette visioni del suo ruolo sostenute dalle piccole comunità appenniniche del tempo.
Di origine partenopea e torinese di adozione, Ennio Valtergano nasce come autore di narrativa nel 2007, in età già matura e dopo aver pubblicato saggi e scritti sul simbolismo e sulla dimensione socio-antropologica della cultura. Osservatore attento delle maschere che si avvicendano sul palcoscenico della commedia umana, Valtergano dà corpo ai suoi personaggi traendone l'anima dal contesto umbro-marchigiano e dalla sua ricca tradizione popolare di miti e suggestioni, già al centro del suo precedente romanzo La Signora del borgo (Bastogi, 2009), presentato a Casalecchio nel giugno 2010, di cui La fucina del diavolo costituisce per molti versi un seguito naturale.
A cura della Biblioteca C. Pavese