L'Arca Compagnia l'Arsenal Teatro della Regina Cattolica

Ogni giorno una specie vivente, un fiore, scompaiono nel più assoluto silenzio senza lasciar traccia. L’Arca, con acrobati e percussionisti che faran togliere il fiato, vuole portare un messaggio di speranza a questa natura che va via via scomparendo nell’anno della Biodiversità.

Le immagini che si susseguiranno durante lo spettacolo interagiranno con gli artisti essendo proiettate su uno schermo immenso posto dietro di loro, che darà la sensazione vera di sospensione nel vuoto, con effetti 3D molto realistici. Lo spettacolo ci invita a riflettere su come ognuno di noi oggi riempie la sua Arca, la sua casa e il suo futuro. Acrobati, un musicista e immagini da togliere il fiato ci faranno riflettere sulla responsabilità personale di un futuro migliore.

L’Arsenal à musique in occasione dell'Anno mondiale della Biodiversità tenutosi nel 2010 ha dato vita ad uno spettacolo il quale avesse come obbiettivo unire in una maniera assolutamente entusiasmante i linguaggi di questa compagnia per esaltare la natura celebrarne i suoi punti forti ma anche per portare alal luce i pericoli e le minacce che costantemente la mettono in pericolo.

Protagonisti di questo show sono acrobati, musicisti e immagini i quali oltre che creare uno spettacolo unico e da lasciare a bocca aperta, hanno come proposto lanciare un messaggio positivo e di speranza. L'Arca in maniera dolce, graduale aiuta il pubblico a analizzarsi, coinvolgersi, e riflettere sulle cause che a poco a cpoco stanno distruggendo il nostro pianeta e a pensare come singoli individui possiamo contribuire a che questo non avvenga.

Acrobazie da paura che saranno rese ancora più entusiamanti dalla musica di Denis Gougeon. La consulenza artistica e l' ideazione costumi sono diretti da Pascal Jacob. Assistente alla composizione elettronica e improvvisazioni sarà Merlin Ettore, aiuto costumista Michel Vaudrin,
L’Arsenal à musique. Per l'ideazione e realizzazione multimedia se ne occuperanno Pier Chartrand e Bernard Duguaye, mentre per le  illustrazioni Pier Chartrand.