L Alba di un giorno per Pavese poeta
dal 21 al 23 novembre 2009
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In scena dunque gli attori (e co-autori) Paolo Briganti, Mirella Cenni e Gian Paolo Canuti; i musicisti Sandro Canuti (voce e tastiere) e Marcello Canuti (batteria); e la coppia di ballerini Alex e Rossella (di Danzamania).Negli anni Trenta, mentre la scena poetica italiana era dominata dal lirismo assoluto della “poesia pura” e della “poesia ermetica”, Pavese prese a comporre i suoi versi su fondamenti opposti: come avrebbe poi annotato lui stesso in proposito, andava prendendo in lui consistenza una sua «idea di poesia-racconto».Lavorare stanca, la sua prima raccolta (unica “in vita”), vide la luce nel 1936, nelle edizioni di «Solaria» (mentre l’autore era al confino politico a Brancaleone Calabro): un libro decisamente innovativo, di respiro largo e ritmico.Verrà la morte e avrà i tuoi occhi, la seconda raccolta, uscirà solo postuma nel 1951 (appunto dopo il suicidio dello scrittore nell’agosto 1950): la sezione eponima (stilisticamente assai diversa dagli esordi) è fatta di pochi testi asciutti e scabri, segnati soprattutto dalla secchezza della disillusione.L’alba di un giorno dell’«Argante Studio» è l’occasione per rivisitare, entro le atmosfere del tempo e della storia, alcuni componimenti poetici di un autore che – oggi un poco in ombra – fu invece tra i Cinquanta e i Sessanta un vero “autore di culto”.