Krystian Zimerman Al Pianoforte In Recital Al Teatro Auditorium Manzoni Di Bologna

Recital

MusicaInsieme 2009/2010

Vincere un importante concorso internazionale, anche uno di quelli “che fa la differenza”, come lo “Chopin” a Varsavia, non sempre segna l’inizio di una brillante carriera.

Anzi, nella maggior parte dei casi la conquista dell’ambìto premio (dello “Chopin” appunto, o del “Busoni”, o del “Cajkovskij”, tanto per citare alcuni fra i maggiori) non ha avuto conseguenze, quasi che tutte le energie di quel giovane artista si fossero esaurite nello sforzo, certo titanico, necessario per ottenere quel risultato. Così, quando, invece all’alloro segue la carriera, è evidente che si è andati oltre, che si è superata una soglia, per oltrepassare la quale non bastava né la preparazione speciale per questo o quel concorso, né la tecnica acquisita, per quanto straordinaria, né l’essere certamente il virtuoso che comunque per arrivare a quella vittoria bisognava essere.

Che quel quid in più lo si chiami talento, genio, sensibilità, è davvero poco importante. Un pianista come Krystian Zimerman, che lo “Chopin” ha vinto a diciotto anni nell’ormai lontanissimo 1975, non lo si può catalogare secondo quelle categorie. Interpreti come Zimerman appartengono alla rara categoria degli artisti completi, di coloro, cioè, che fanno della loro arte uno strumento per parlare al mondo intero.