Johnny Dorelli e Maria Laura Baccarini
il 20 gennaio 2008
vedi sulla mappaBologna Teatro Celebrazioni Altro
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Johnny Dorelli racconterà Cole Porter evocandone episodi, aneddoti e soprattutto il grande rapporto avuto con la moglie musa Linda Thomas. Un percorso fatto di canzoni di grande successo dove parole e musica debbono essere 'così inseparabilmente sposati da essere una cosa sola'.
Biografia:
Figlio d'arte, trascorre l'infanzia negli USA, dove suo padre, Nino Guidi, cantante con lo pseudonimo di Giovanni D'Aurelio si era trasferito per lavoro. Studia musica alla High School of Performing Arts di Manhattan e si fa notare in concorsi televisivi per giovani talenti, dove si esibisce con il nome d'arte di Johnny Dorelli ( il cognome nasce dalla storpiatura che facevano gli americani di D'Aurelio, lo pseudonimo del padre ). Rientra in Italia nel 1955 e viene messo sotto contratto dalla CGD di Teddy Reno, per la quale incide i primi 78 giri, soprattutto cover di brani americani.
Dorelli impone uno stile elegante e confidenziale, lontano dai gorgheggi e dalle cesellature del cantante "all'italiana". Uno stile che si ispira al modello americano del crooner, che in Italia avrà purtroppo pochi esponenti (Nicola Arigliano, Emilio Pericoli, lo stesso Teddy Reno e pochi altri).Il primo successo, del 1956, è Calypso melody, inserita anche nella colonna sonora del film Totò, Peppino e le fanatiche in cui Dorelli recita anche una piccola parte. Altre famose canzoni del periodo sono: Tipitipitipso, Concerto d'autunno, Refrain.Nel 1957 viene scelto dalla RAI per prendere parte, insieme a Nuccia Bongiovanni, al Musichiere di Mario Riva (verrà sostituito dopo qualche tempo da Paolo Bacilieri).Debutta al Festival di Sanremo nel 1958 con Domenico Modugno con Nel blu dipinto di blu, che vince inaspettatamente il primo premio. La coppia si ripresenta l'anno successivo con Piove, ottenendo una nuova vittoria. Anche se gran parte del merito artistico e del successo commerciale dei due brani va inevitabilmente a Modugno (che ne è anche autore), Dorelli riesce a non farsi schiacciare dall'esuberanza del cantautore pugliese e a ritagliarsi una sua fetta di estimatori .Comincia così ad entrare nel cast fisso di alcune trasmissioni televisive, la prima delle quali è Buone Vacanze con il Quartetto Cetra e l'orchestra di Gorni Kramer, che va in onda nell'estate del 1959 e del 1960 e ha il merito di far conoscere al pubblico i classici del jazz e i grandi standard americani, attraverso le voci di Dorelli e di altri giovani talenti quali Betty Curtis (sua compagna di scuderia discografica), Jula De Palma, Wilma De Angelis e Gino Corcelli.
Sono gli anni di My funny Valentine, Boccuccia di rosa, Julia, Love in Portofino, Meravigliose labbra, Lettera a Pinocchio (quest'ultima tratta dalla prima edizione dello Zecchino d'oro), tutti successi entrati in classifica.Un grande trampolino di lancio per questi brani è rappresentato dai caroselli che Johnny Dorelli gira per la Galbani con lo slogan «Galbani vuol dire fiducia»Altre incisioni CGD da menzionare sono i due LP 30 anni di canzoni d'amore (1964) e Viaggio sentimentale (1965), quest'ultimo sorta di viaggio immaginario con canzoni dedicate a varie città (tra le canzoni: Firenze sogna, Rome by night, Nustalgia de Milan, Lisbona antica, A foggy day (in London town) e Vienna Vienna).Dal 1963 in poi conduce fortunati spettacoli televisivi ("Johnny Sette", "Johnny Sera", "Se te lo raccontassi") in cui dà prova delle sue doti di attore brillante recitando in numerosi sketch al fianco di attrici famose e creando il personaggio di Dorellik, figura caricaturale di ladro maldestro e sfortunato ispirata al fumetto Diabolik.In questi spettacoli ha l'opportunità di lanciare nuovi motivi, alcuni dei quali verranno usati come sigle, quali Twist così così, Era settembre, L'appuntamento, Probabilmente, Su ragazza hush, Al buio sto sognando e Arriva la bomba.