Rassegna Jazz al Baluardo Della Cittadella Modena
dal 21 al 28 marzo 2013
vedi sulla mappaModena Piazza Tien An Men, 5 - Modena
Info: 059 4270745
dal 21 al 28 marzo 2013
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Info: 059 4270745
Non sarà solo jazz, nel senso più stretto del termine, la rassegna sarà caratterizzata da un approccio eclettico che trae ispirazione dalla contemporaneità internazionale, statunitense in primis, con divagazioni nella musica elettronica, nello swing e viaggi nella musica classica con i concerti di Piani Diversi. Un programma con la vocazione di essere “panoramica” musicale di qualità e di ampio respiro, con un terreno di ascolto e di confronto di forte attualità, nell’antica fortezza militare della città, riferimento regionale per la vita culturale ed artistica di Modena.
"Variazioni su Tema"
Rita Marcotulli pianoforte
Luciano Biondini fisarmonica
Javier Girotto sassofoni
Rita Marcotulli presenta il nuovo progetto "Variazioni sul Tema" in trio con il sassofonista argentino Javier Girotto e con il maestro indiscusso dell'accordeon Luciano Biondini. Il progetto è anche album e propone musiche tratte e ispirate dalle composizioni di Rita Marcotulli per il cinema e rielaborate dal trio. La pianista con le sue musiche originali ed i suoi compagni di viaggio prende per mano l'ascoltatore in un cammino denso di sentimento e significato eseguendo brani che si fondono in un'unica forma, coloratissima e romantica bellezza. Un territorio, quella della musica per il cinema, sulla quale l'artista romana si muove da anni con straordinaria passione, come dimostrano gli importanti riconoscimenti, tra tutti il David di Donatello,il Ciak d'oro e il Nastro d'argento, ricevuti di recente per la sua colonna sonora del film Basilicata coast to coast diretto da Rocco Papaleo e per l'ultimo lavoro dedicato al cinema francese di Francois Truffaut.
Jazzlife Sextet & Gegè Telesforo Special Guest
Gegè Telesforo Vocals Additional & Special guest
Stefano Serafini Tromba
Alessandro Fariselli Sax tenore
Massimo Morganti Trombone
Massimo Rocchetta Pianoforte
Gabriele Pesareci Contrabbasso
Massimo Ferri Batteria
I Jazzlife Sextet sono un gruppo di musicisti che hanno seguito anno dopo anno l'evoluzione del Jazz non solo qui in Italia ma anche in vari paesi del mondo. Uniti insiemi, hanno prodotto un album che è un misto perfetto tra il nuovo ed il classico, tra canzoni e strumentali, riguardo le canzoni da segnalare il meravigioso scat di Gege’ Telesforo nel classico brasiliano “So Danco Samba” e nello swing di Miles Davis “Sippin' At Bells” , si tratta di un album che richiama Basso- Valdambrini oppure il grande Art Blakey,come nel brano “Long Island” (brano composto da Stefano Serafini che in tutto e per tutto rievoca una semplicità e freschezza tipica del jazz degli anni 60) qualcosa che è destinato a diventare un classico in tempi brevi! Ospite del concerto sarà il grande Gege' Telesforo che si unirà al gruppo con il suo scat sui ritmi swing e latin.
Franco Cerri Duo
Franco Cerri Chiatarra
Alberto Gurrisi Hammond
Un concerto d’eccellenza, un piacevolissimo e intimo colloquio con uno dei primi e più apprezzati protagonisti del jazz italiano e mondiale: la chitarra di Franco Cerri è infatti apparsa in questi ultimi cinquanta anni di musica. Franco Cerri parla alle sue platee con una squisita gentilezza, unendo al solido talento musicale una vigorosa tensione per la relazione e l’impegno sociale. Cerri suonerà e rievocherà la magia dell’incontro con il grande chitarrista manouche Django Reinhardt, leggendario caposcuola del genere Gipsy Jazz che conobbe e col quale si esibì a Milano nel 1949. Ricordo, omaggio, invenzione, suggestione: insieme all’organo hammond di Alberto Gurrisi, Franco Cerri, la sua chitarra e la sua voce comporranno con la vostra complicità una serata di amicizia, maestria musicale e rarissima, cordiale cultura.
Giovanni Guidi Quintet
Giovanni Guidi Pianoforte
Shane Endsley Tromba
Dan Kinzelman Sax tenore
Thomas Morgan Basso
Gerald Cleaver Batteria
Giovanni Guidi è uno degli artisti più convincenti delle nuove generazioni del jazz italiano. Quando poi nel suo gruppo vengono cooptati un americano trapiantato in Italia come Kinzelman e tre dei più talentuosi interpreti della nuova scena jazzistica d'oltre atlantico i risultati sono veramente sorprendenti. Il quintetto si muove con estrema libertà in ambiti in cui viene privilegiato l'aspetto ritmico, che ovviamente richiama le attuali produzioni di aerea newyorkese, senza perdere di vista però l'attenzione per la melodia, il lirismo e la cantabilità che sono i tratti salienti della personalità di Giovanni Guidi. Oggi Giovanni Guidi non è più una rivelazione: in pochi anni e a passi da gigante ha trovato una propria strada - fatta di una progettualità unica e di una lucida consapevolezza nelle scelte artistiche - che lo sta portando ad affermarsi, oltre che come pianista, come organizzatore di suoni di prima scelta. E non è certo un caso che musicisti illuminati come Enrico Rava e Gianluca Petrella l'abbiano voluto al loro fianco e a lui difficilmente rinuncino.
Francesco Cafiso: Island Blue 4et
Francesco Cafiso Sax Contralto
Dino Rubino Tromba/Flicorno
Giovanni Mazzarino Pianoforte
Marco Micheli Contrabbasso
Francesco Cafiso è uno dei talenti più precoci della storia del jazz. Decisivo per la sua carriera l’incontro, nel 2002, con il trombettista e direttore d’orchestra americano Winton Marsalis che, dopo averlo sentito suonare, lo porta con sé in tournée in Europa. Da allora si è esibito nei più importanti festival e club del mondo, accanto ai grandi maestri del jazz. Diplomato in flauto con il massimo dei voti al Conservatorio di Catania e laureato in musica jazz, ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti nazionali e internazionali. Nel gennaio 2009 ha suonato a Washington nel quadro dei festeggiamenti in onore del presidente Usa Barack Obama e nel luglio dello stesso anno è stato nominato ambasciatore del jazz italiano nel mondo. Molto originale la formula di questo progetto “drumless”, che propone brani originali composti da Francesco e dagli altri componenti della band. Il repertorio si distingue per la bellezza dei temi, la strepitosa sinergia e la potenzialità di ciascuno dei componenti di ascoltarsi l’uno con l’altro ottenendo un suoni di gruppo intenso, ricercato e dal fascino evocativo.