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Concerto di Jackson Browne a Bologna alla Auditorium

il 11 maggio 2009

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Descrizione dell'Evento

Vera icona della musica pop anni ’70, le sue canzoni introspettive e piene di riferimenti letterari hanno fatto di lui uno dei più influenti esponenti della musica della West Coast.

Brillante cantautore, chitarrista e pianista, negli anni è stato famoso anche per il suo impegno civile ed ambientalista. Vanta collaborazioni con Joni Mitchell, David Crosby e gli Eagles.

BIOGRAFIA JACKSON BROWNE

Jackson Browne ha scritto ed interpretato alcune delle canzoni più profonde e toccanti della musica pop contemporanea ed ha definito un suo genere caratterizzato da un forte senso di onestà, emozioni, idee sociali e politiche. Nel 2004 Jackson Browne ha avuto l’onore di essere stato nominato membro ufficiale della Rock and Roll Hall of Fame e, nel 2007, della Songwriters Hall of Fame. In questa seconda occasione, Jackson ha eseguito la sua canzone “Lives In The Balance” che la prestigiosa associazione ha definito “un esempio calzante di come il suo attivismo sociale e politico abbiano influenzato gran parte dei suoi lavori”.

Time The Conqueror è l’ultimo album di Browne e la prima raccolta di brani inediti negli ultimi sei anni. Accompagnano Browne i musicisti che lo affiancano da 15 anni: Kevin McCormick (basso), Mark Goldenberg (chitarre), Mauricio Lewak (batteria) and Jeff Young (tastiere, voce). Con loro Browne ha inciso i suoi ultimi album, da I’m Alive nel 1993, a Looking East (1996) e The Naked Ride Home (2002).

Time The Conqueror - album e tour – vede inoltre la partecipazione di Chavonne Morris e Alethea Mills, vocalist che Browne ha incontrato nel 2001 mentre stavano frequentando il Washington Preparatory High School e cantavano con Fred Martin & The Levite Camp. Le due vocalist hanno avuto inoltre un ruolo di primaria importanza nel primo album dei The Levite Camp, Some Bridges (2006), lavoro co-prodotto e in parte eseguito dallo stesso Browne e per il quale Browne ha scritto sei pezzi.

La naturale intesa e l’energia di questa formazione hanno portato alla nascita di Time The Conqueror, il 13° album in studio, prodotto da Browne e Paul Dieter sotto l’etichetta indipendente dello stesso Browne, Inside Recordings. Le dieci tracce originali e diverse l’una dall’altra sono emblematiche dell’abilità di Browne nel trattare con eguale passione e intelligenza sia tematiche personali e profonde che questioni di rilevanza sociale e politica.

Quest’ultimo lavoro è stato preceduto da due album live prodotti da Inside Recordings e registrati durante i suoi concerti acustici negli Stati Uniti, Regno Unito e Australia (Jackson Browne-Solo Acoustic 1 – 2005 e Jackson Browne-Solo Acoustic 2 – 2008). Entrambi gli album, che vedono Browne alternarsi alla chitarra e al piano in una ricca selezione dei suoi più grandi successi, hanno ricevuto una nomination ai GRAMMY e includono inoltre preziose interazioni tra Jackson e i suoi fan. Anthony DeCurtis, nella sua recensione sulla rivista Rolling Stone ha dato 4 stelle al secondo album live scrivendo: “questo è Browne nella sua forma migliore che riesce a conquistare il suo pubblico e a raccogliere intorno a sé tutte le sue esperienze e il mondo intero, tutto questo con canzoni che rimarranno nel tempo.”

Queste sensazioni caratterizzano tutto l’album e le canzoni, tra le quali troviamo “Something Fine” e “Redneck Friend” (dall’album di debutto Jackson Browne del ’72), “Casino Nation” da The Naked Ride Home (del quale è stato recentemente prodotto anche un video) e la top 10 del 1982 “Somebody’s Baby”, originariamente parte della colonna sonora di “Fast Times At Ridgemont High”. Da citare tra i pezzi dell’album Jackson Browne – Solo Acoustic Vol.1 “The Birds Of St. Marks”, una canzone degli anni ’60 registrata per la prima volta in questa occasione. Ultimamente Jackson Browne ha inoltre inciso la sua versione di “Oh My Love” di John Lennon inserita nel 2007 nella compilation Instant Karma – The Amnesty International Campaign To Save Darfur.

Per scoprire i primi passi della carriera di Jackson Browne bisogna partire dal circuito folk di Los Angeles della metà degli anni ’60.
Nato ad Heidelberg in Germania il 9 ottobre 1949 da genitori statunitensi, Browne si trasferì a Los Angeles a soli tre anni e, a parte un breve periodo a New York alla fine degli anni ’60, ha sempre vissuto nel sud della California.

Nel 1972 esordì con il suo primo album, Jackson Browne, prodotto dalla Asylum Records di David Geffen. Per l’occasione Rolling Stone scrisse “la sensibilità di Jackson Browne è romantica nel miglior senso del termine: le sue canzoni sono in grado di generare un’atmosfera irresistibilmente carica di emozioni e sentimento non solo al momento dell’ascolto, ma anche per molto tempo dopo.” L’album, ormai diventato un classico, presentava 10 canzoni inedite, tra le quali “Rock Me On The Water” e “Jamaica Say You Will” che videro esibirsi con lui David Crosby. Crosby e Graham Nash cantarono con Browne in “Doctor My Eyes”, il primo singolo dell’album che raggiunse l’8° posto nella classifica Billboard.

Nel 1973, il secondo lavoro di Browne For Everyman fu descritto da Rolling Stone come un lavoro “sagacemente concepito” e “incomparabilmente immediato”; l’album conteneva “Take It Easy”, scritto insieme a Glenn Frey, che divenne il brano che aprì la strada al successo degli Eagles.

Late For The Sky (1974) – votato da Rolling Stone tra i 100 migliori album dell’anno, tra i 200 album rock essenziali nel 1997 e tra i 500 album più belli di tutti i tempi – è ancora oggi considerato il capolavoro del lirismo introspettivo di Browne, con classici del calibro di “Fountain Of Sorrow,” “The Late Show” e la canzone che ha dato il titolo all’album.

The Pretender (1976), che arrivò due anni dopo, fu anch’esso inserito nella lista dei 500 album più belli di tutti i tempi e fu il primo album di Browne a scalare la classifica Billboard fino alla 5^ posizione.

Sulla scia di quel successo arrivò quello che resta l’album di Jackson Browne ad oggi più venduto, il 7 volte disco di Platino Running On Empty (1977), un concept dedicato alla vita on the road registrato dal vivo.

A seguito del più grave incidente nucleare mai avvenuto negli Stati Uniti presso la centrale di Three Mile Island situata sull'isola omonima lungo il fiume Susquehanna nei pressi di Harrisburg (capitale dello stato della Pennsylvania), nel 1979 Browne insieme a Bonnie Raitt, Graham Nash e John Hall fondò l’Associazione MUSE - Musicians United for Safe Energy – organizzando e partecipando ad una serie di concerti dai quali nacque un film ed il triplo album live No Nukes la cui produzione fu seguita direttamente da Browne. I concerti di MUSE contro l’energia nucleare coinvolsero importanti artisti tra i quali Bruce Springsteen, The Doobie Brothers, Carly Simon e James Taylor, Ry Cooder, Chaka Khan, Peter Tosh e Tom Petty. L’album, che include il brano di Browne “Before The Deluge”, raggiunse la 23^ posizione della classifica Billboard ottenendo un successo enorme per un triplo album. Ancora oggi Browne, Raitt e Nash continuano la loro battaglia contro il nucleare attraverso il sito Nukefree.org.

La discografia di Browne continua con Hold Out (1980), il suo primo album a raggiungere la vetta delle classifiche che conteneva diversi singoli di successo tra i quali “Boulevard” e “That Girl Could Sing”. Nel 1982 il singolo “Somebody’s Baby”, dalla colonna sonora di “Fast Times at Ridgemont High”, rappresentò un altro successo per Browne (7° posto delle classifiche) seguito l’anno successivo dall’album Lawyers in Love (1981) con i singoli "Tender Is The Night" e "For A Rocker."

Nel 1986 Browne tornò a concentrarsi su tematiche socio-politiche con Lives In The Balance che fu il suo secondo album ad essere inserito ne “I migliori 100 Album di tutti i tempi” da Rolling Stone che nel 1990 lo citò anche tra “I migliori 100 album degli anni ‘80”.

Nel 1989 World In Motion si presentò come un disco ancora più politico e socialmente impegnato del precedente. Il critico musicale David Fricke definì l’opera come “una delle verità universali tenute insieme da un obiettivo strettamente personale.”

I’m Alive (1993) si rivelò un sorprendente ritorno ai temi romantici che avevano caratterizzato i primi lavori di Browne e fu da molti considerato uno dei momenti migliori della sua carriera che vide Browne affrontare in modo ancor più completo problemi personali di cuore con brani come "My Problem Is You" e "Sky Blue and Black."

Con l’album del 1996, Looking East, Browne si concentrò maggiormente sulla crescita personale, sui problemi sociali e sul modo in cui queste tematiche sono interconnesse.

Il 2002 ha segnato l’uscita di The Naked Ride Home, il primo album interamente inedito dopo Looking East. Quando uscì, MOJO scrisse: “per tutti quelli che pensano che l’amore possa essere la risposta ad almeno alcuni dei nostri problemi…questo potrebbe essere l’album dell’anno.”

L’intera produzione discografica di Jackson Browne è stata celebrata nel 2004 con l’uscita del doppio cd The Very Best of Jackson Browne (Elektra-Rhino) che presentava una selezione di 32 brani tratti da tutti i suoi album. Questo cd era stato preceduto da un’altra compilation, The Next Voice You Hear: The Best of Jackson Browne, prodotta da Elektra nel 1997.

Come la sua musica, anche il Browne attivista sociale e ambientalista è cresciuto ed è diventato più influente con il passare del tempo. Nel 2007 ha ricevuto il Chapin-World Hunger Year Harry Chapin Humanitarian Award per la lotta contro la fame nel mondo. Nel 2004 gli è stata conferita la Laurea Honoris Causa in Musica dall’Occidental College di Los Angeles, per una “notevole carriera musicale che è riuscita a combinare con successo un talento artistico personale e una visione più generale di giustizia sociale.” Nel 2002 è stato insignito del John Steinbeck Award, riconoscimento conferito agli artisti il cui lavoro rappresenta quei valori ambientali e sociali che sono sempre stati fondamentali per l’autore californiano.

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