Inaugurazione Intus Labor al Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro
dal 04 dicembre 2010 al 16 gennaio 2011
vedi sulla mappaPesaro Altro
dal 04 dicembre 2010 al 16 gennaio 2011
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Intus Labor
organizzata dalla Biblioteca e Musei Oliveriani e dal Centro Arti Visive Pescheria con il patrocinio di Provincia, Comune di Pesaro, Quartiere 1 Centro Mare, Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro, in collaborazione con Accademia Belle Arti di Urbino, QuatermassX e Conservatorio Rossini di Pesaro (dipartimento Lems).
Curata da Marcello Di Bella (direttore della Biblioteca e Musei Oliveriani) e da Roberto Vecchierelli, la mostra, ad ingresso libero, si compone innanzitutto di circa 3500 immagini scelte tra migliaia di foto “catturate” da Vecchiarelli nel corso di un lavoro di “esplorazione”, durato mesi, all’interno della Biblioteca e Musei Oliveriani. Gli oggetti, gli scorci, i punti di vista, presentano una vera e propria "terra incognita" perlustrata anche dalla videocamera messa in movimento da Mariangela Malvaso, Luca Vagni e dallo Vecchiarelli (QuatermassX), per ricavarne un film proiettato continuamente al centro del grande pannello che si intravede dal colonnato della Galleria/Pescheria. Quanto alle installazioni, si tratta di oggettiestratti dalle collezioni oliveriane, spesso dimenticati e riesumati per l’occasione: dipinti, sculture, disegni, plastici, testimoni efficaci di un tempo. L’evento è stato presentato in una conferenza stampa dal direttore del “Centro Arti Visive Pescheria” Gaetano Vergari, dal presidente dell’Ente Olivieri Riccardo Paolo Uguccioni, dai curatori della mostra Marcello Di Bella e Roberto Vecchierelli, dall’assessore alla Pubblica istruzione della Provincia Alessia Morani, l’assessore alla Cultura del Comune di Pesaro Gloriana Gambini e dal direttore del Dipartimento Lems del Conservatorio “G.Rossini” di Pesaro Eugenio Giordani. Come ricordato nell’incontro, il titolo dell’esposizione allude, rovesciandolo, a quello di una famosa raccolta di poesie di Edoardo Sanguineti (Laborintus) e indica quel lavoro, impresa o travaglio (labor) non appariscenti che stanno all'interno (intus) di una biblioteca storica, in questo caso l'Oliveriana di Pesaro, che è anche museo e archivio. Nella mostra, l'Accademia di Belle Arti di Urbino (Cattedre di Storia dello spettacolo, Scenotecnica, Architettura e Urbanistica) entra in campo con la "nuvola del Sabbattini", grande composizione tridimensionale costituita da celle o nicchie in cui sono ricostruite alcune scene teatrali ispirate dal testo e dai taccuini di quel grande fondatore della scenografia e scenotecnica teatrale che fu, nella prima metà del Seicento, il pesarese Nicola Sabbattini. Alla Cattedra di Modellistica dell'Accademia si riferisce poi la riproduzione di manufatti plastici da materiali di scavo portati alla luce nel '700 dal fondatore della Biblioteca/Museo, l'erudito pesarese Annibale degli Abbati Olivieri Giordani, con particolare riferimento ai reperti votivi in terracotta del Lucus Pisaurensis (bosco sacro). Insieme agli arcaici ex voto e cippi votivi si aggiungono le riproduzioni di lucerne romane tratte dall’enorme collezione di Giovan Battista Passeri. Da ultimo, il titolare della cattedra di incisione proporrà l'allestimento in mostra di un’officina minima per la stampa di copie calcografiche dai rami originali dei tre volumi del Passeri dedicato alla propria raccolta di lucerne (Lucernae fictiles Musei Passerii, 1739 - 1751). Il suono che verrà proposto, in cui si raccolgono suggestioni acustiche e visive dell'ambiente oliveriano, è in parte un’elaborazione realizzata da Thomas Spada del LEMS (Laboratorio Elettronico per la Musica Sperimentale) del Conservatorio Rossini, mentre un'altra sezione consiste in un progetto sonoro di Eugenio Giordani. La mostra prevede un'appendice nella stessa Oliveriana: si tratta di rielaborazioni digitali in forma di cartolina in cui Alberto Barbadoro ambienta negli spazi della biblioteca la sue creature oniriche. Accompagnerà l’esposizione una guida/catalogo illustrata con testi di Remo Bodei e Giovanni Solitine. Quest’ultimo, che è professore ordinario di Biblioteconomia e Management delle biblioteche nell’Università La Sapienza di Roma ed autore del recentissimo L'Italia che legge (Laterza 2010), interverrà all’inaugurazione della mostra. L’esposizione resterà aperta fino al 16 gennaio 2011, dal martedì alla domenica con orario 10-12 / 17,30-19,30 (lunedì chiuso).